Attualità - 30 agosto 2023, 12:33

Migranti nell’ex Mardichi? Lomanto dice ‘no’: “Regio Parco ha diversi problemi, non aggiungiamone altri”

Il presidente della Circoscrizione 6: “Respingiamo con forza questa ipotesi”

Migranti nell’ex Mardichi? Lomanto dice ‘no’: “Regio Parco ha diversi problemi, non aggiungiamone altri”

“Il quartiere ha già diversi problemi, non serve aggiungerne ulteriori”. E’ un “no” perentorio, che non ammette repliche quello con cui il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto risponde all’ipotesi di creare un nuovo hub per l’accoglienza dei migranti in via Bologna, all’ex Mardichi.

E’ questa l’ipotesi paventata nelle ultime ore per sostituire il troppo piccolo (e destinato ad altre funzioni) centro di via Traves. Mentre gli arrivi di migranti si intensificano, il Comune e la Prefettura sono al lavoro per trovare spazi idonei all’accoglienza. E proprio l’idea di aprire un centro nella fabbrica abbandonata ha fatto stridere le orecchie al presidente della Circoscrizione 6, il cui ufficio non dista più di 500 metri dall’ex Mardichi: “Noi apprendiamo il tutto dai giornali, nessuno ci ha informato nemmeno dell’ipotesi” commenta.  

“Anche solo pensare che l’ex Mardichi  possa essere il posto giusto, vuol dire non conoscere il territorio” prosegue Lomanto. Il presidente spiega: “Regio Parco ha diversi problemi che si sono acuiti nell’ultimo anno e mezzo. Non serve aggiungerne un’ulteriore. Respingiamo con forza questa ipotesi”.

Marrone: "Un tavolo regionale per dare risposte ai Comuni montani e alla periferia nord di Torino"

"È necessario dare risposte alla legittima inquietudine dei piccoli comuni, soprattutto montani o rurali, e dei quartieri torinesi che rischiano di dover far fronte a nuovi arrivi di immigrati. Mentre la sinistra, per bocca del sindaco Lo Russo, vorrebbe strumentalizzare l’immigrazione irregolare per concedere la cittadinanza accelerata, noi lavoriamo per salvaguardare il territorio. Per questo motivo propongo di mettere in campo un tavolo regionale delle Politiche Sociali insieme alla Prefettura al fine di gestire la situazione tutelando il nostro territorio - a dichiararlo è l'assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone, che prosegue: "Serve che la programmazione sia ragionata e non affidata semplicemente alle logiche del mercato dell'accoglienza, che incrocia disponibilità di strutture e cooperative, ereditata dalla sinistra. Per troppo tempo le ha viste come unici interlocutori, senza coinvolgere sindaci e amministratori di circoscrizione e senza considerare il numero di residenti nei piccoli comuni o il tributo già pagato dai quartieri della periferia nord di Torino che ogni giorno devono fronteggiare i problemi dell'immigrazione di massa con le note conseguenze di criminalità diffusa. Mentre il Governo Meloni va avanti nel progetto del blocco delle partenze e nei rimpatri, noi lavoriamo nelle istituzioni per contrastare l’immigrazione clandestina e impedire che nella gestione della situazione attuale essa si riversi sui territori, come forse invece la sinistra auspica”. 

Conticelli (Pd): "Hub migranti in via Bologna è una scelta assolutamente sbagliata"  

"L’accoglienza migranti non è la polvere da nascondere sotto il tappeto. I luoghi dell’ accoglienza devono essere individuati in accordo con gli enti locali e devono tenere conto delle condizioni del territorio. Non possono essere delle isole nel deserto. La scelta prefettizia delle location di Regio Parco e Vallette per i nuovi hub rischia di indebolire   gli interventi di riqualificazione che che stanno per partire, con ingenti investimenti anche economici, e di creare invece tensioni sociali, poiché vanifica ancora una volta le aspettative dei residenti. L’ex caserma Mardichi di via Bologna è parte integrante della riqualificazione che quella zona attende da oltre un decennio e tale deve restare. Un fronte compatto che va dalla Manifattura Tabacchi allo scalo Vanchiglia, che assume una valenza importante con la nuova linea di metro 2. Quel territorio  è candidato, ad ospitare attività legate allo sviluppo, alla formazione e all’innovazione. Gli hub di prima accoglienza vanno ripensati in toto, poiché la gestione dei grandi numeri è sempre difficoltosa è precaria. Le strutture di accoglienza  richiedono oculatezza nella collocazione e investimenti strutturali seri. Si tratta di dare servizi essenziali a persone che arrivano da esperienza complesse e traumatiche. I luoghi, i tempi e le modalità per affrontare i nuovi arrivi vanno individuati insieme agli locali e agli attori del terzo settore. Ci fa piacere che il centro destra si sia accorto che la gestione dei flussi migratori non si fa con a colpi di tweet, ma non permetteremo che le difficoltà siano scaricate sulle spalle dei quartieri e della popolazione più fragile".

"Come spiegato dall'assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone, è necessario dare risposte alla legittima inquietudine dei quartieri torinesi che rischiano di dover far fronte a nuovi arrivi di immigrati, in particolare nella nostra Circoscrizione 5. Per questo motivo sosteniamo l'idea della Regione di un tavolo con la Prefettura per evitare che siano sempre i soliti quartieri a far fronte ai nuovi arrivi”. A dichiararlo è Ballatore Chiaffredo, coordinatore della sott.ne Welfare della Circoscrizione 5.

Andrea Parisotto

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