Tutto ha avuto inizio all'alba del 26 giugno: circa 70 cittadini residenti nel quartiere Vanchiglietta e non si sono ritrovati in corso Belgio per dire no all'annunciato rinnovamento delle alberate con il taglio degli aceri e la piantumazione di nuove specie; rinnovamento che, di fatto, non c'è stato perché sospeso e successivamente ridimensionato.
Da allora è nato il comitato “Salviamo gli alberi di corso Belgio” (con una pagina Facebook da 2705 iscritti) e oggi, a distanza di 2 mesi, i suoi componenti festeggiano 1.464 ore di presidio ininterrotto al grido di “a Torino sono tornati i bogianen”.
I numeri e le iniziative del comitato
Per celebrare la ricorrenza, i membri del comitato ripercorrono tutte le iniziative svolte fin qui: oltre ad aver coperto 610 turni e organizzato 10 assemblee per un totale di 30 ore di incontri, infatti, il gruppo annuncia di aver “aderito alla rete Resistenza Verde, raccolto documentazione sull'impatto degli alberi sul benessere dei cittadini, studiato un progetto alternativo per non 'sacrificare' gli alberi sani, documentato lo stato delle alberate in alcune zone della città, fornito supporto ai cittadini preoccupati dal taglio degli alberi in altri quartieri, realizzato una mappa concettuale per chi vuole organizzarsi per difendere il patrimonio arboreo”.
Focus su Vanchiglietta
A queste si sono aggiunte attività mirate al quartiere Vanchiglietta come “una petizione in grado di ottenere 4887 adesioni con il supporto di una rete di 49 esercizi commerciali utilizzati come punti di raccolta firme, l'innaffiatura serale periodica degli alberi tra cui gli stessi aceri di corso Belgio e quelli presenti nell'area del mercato di corso Chieti, interventi di guerrilla gardening, un'aiuola di 12,5 metri quadrati di superficie con 70 piantine e 1000 litri di terriccio realizzata vicino al presidio e la rilevazione delle temperature in corso Belgio e corso Chieti per identificare le isole di calore” .
Sì alla riqualificazione, no agli abbattimenti
Il comitato, infine, tiene a ribadire le proprie posizioni: “Siamo favorevoli - sottolineano - ai generali criteri di effettiva riqualificazione con il rifacimento delle banchine, l'eliminazione delle barriere architettoniche, l'installazione di panchine e stalli per le bici e nuove piantumazioni, ma con un fermo no all’abbattimento di anche un solo albero che non si trovi in condizioni di effettiva criticità”.