Attualità - 21 agosto 2023, 12:38

Botteghe Borgo Medievale: spunta la petizione online per evitare lo sfratto

I commercianti dovrebbero lasciare casa e laboratori entro il 28 febbraio 2024. Corradin: "Unica proposta dal Comune il ricollocamento al Mastio della Cittadella. Non adeguata"

Borgo Medievale

Borgo Medievale

Spunta la petizione sulla piattaforma online change.org per evitare la chiusura delle botteghe del Borgo Medievale durate i prossimi lavori di restauro. 

"Se riconosci anche tu che il Borgo Medievale, nonostante i necessari lavori di restauro, non debba essere sottratto alla cittadinanza e al turismo per così tanto tempo, senza una progettualità che tuteli la continuità delle sue funzioni e delle attività artigianali presenti, firma con noi questa petizione" si legge nel testo della petizione che invita a trovare soluzioni alternative come la chiusura a lotti. 

"Il Borgo Medievale di Torino non è un museo di serie B! Ha la stessa dignità e lo stesso prestigio degli altri musei che partecipano all’offerta culturale di questa bellissima città. Molti di questi Musei sono stati ristrutturati senza chiudere completamente neppure un giorno! Perché il Borgo Medievale deve chiudere per così tanto tempo con un’operazione che va ad azzerarne completamente la memoria?". 

Le botteghe storiche in questione sono quelle di Emanuele Corradin della bottega "Ferro Battuto" e Vittorio Cerrato della "Stamperia del Borgo" cui il Comune aveva già avvisato di lasciare tutto, compresa la casa in cui vivono, il 28 febbraio 2024. 

I lavori finanziati nell'ambito del Pnrr dureranno fino al 2026 e nel frattempo vanno avanti le trattative con il Comune e gli artigiani per trovare una soluzione alternativa. L'unica arrivata sul tavolo per ora è quella del ricollocamento al Mastio della Cittadella, una soluzione che non tiene conto degli spazi abitativi e che non piace agli artigiani. "Tale proposta, di cui non abbiamo dettagli economici, ridurrebbe notevolmente lo spazio espositivo e l’orario di apertura e non tiene in considerazione la componente produttiva e didattica" spiega Corradin. "Il Comune ci ha tenuto a precisare che tale proposta è l’unica che ci possono fare. Stanno aspettando che noi produciamo un progetto di massima dell’allestimento per discuterne".

La petizione lanciata il 17 agosto da Maria Mancino ha già raggiunto oltre 1000 firme, obiettivo 1500. 

Il prossimo appuntamento con il Comune sarà il 13 settembre con la riunione congiunta in loco di III e IV commissione consiliare.

Chiara Gallo

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