Economia e lavoro - 28 luglio 2023, 14:59

Sicurezza sul lavoro: ora le segnalazioni potranno essere “protette”, fatte tramite i sindacati

Potranno emergere problemi e preoccupazioni anche dagli addetti di aziende piccole, in cui non ci sono rappresentanze e senza spingere il dipendente a fare denuncia singolarmente

Sicurezza sul lavoro: ora le segnalazioni potranno essere “protette”, fatte tramite i sindacati

Fare prevenzione, ma anche aiutare la raccolta di segnalazioni nelle aziende per intervenire prima che sorgano problemi di sicurezza sul lavoro. Arrivando anche dove di solito è più difficile intervenire, grazie all'intermediazione (e in parte il filtro) dei sindacati. Ecco il senso del protocollo firmato in Prefettura con SPreSAL, ASL Città di Torino, Ispettorato Territoriale del Lavoro e le sigle di Cgil-Cisl-Uil-Cisal e Ugl.

Il precedente del 2007, poi la tragedia della gru

Un protocollo che ha radici lontane, risalenti almeno al 2007, che con la tragedia della gru di via Genova ha subito un'accelerazione e che ora si prepara a espandere il proprio ambito di ricaduta.

"Questo protocollo vuole rafforzare l'attenzione sulla sicurezza - dice il prefetto, Raffaele Ruberto - e si tratta di una crescita che deve riguardare anche l'aspetto culturale. Servono operazioni immediate, perché si tratta di un tema quotidiano, ma anche un cambiamento di lungo periodo, quasi generazionale. Serve una sicurezza partecipata". 

Non solo edilizia, ma tutti i settori

Se tutto è partito dal mondo dell'edilizia, ora l'obiettivo è coinvolgere anche tutti gli altri settori, comprese quelle piccole o medie aziende in cui magari la rappresentanza sindacale non c'è e dunque è più difficile vigilare. "Non sarà la panacea di tutti i mali - aggiunge Ruberto -, ma può segnare un passo avanti nella sicurezza e nella tutela dei lavoratori. Bisognerà diffondere la conoscenza di questo strumento e anche formare le persone che dovranno interfacciarsi con i lavoratori".

"La vigilanza è capillare sul territorio, in ogni ambito - garantisce Tiziana Morra, direttrice dell'ispettorato territoriale del lavoro -. Riceviamo a Torino circa mille segnalazioni all'anno, non tutte sul tema sicurezza, ma il protocollo di oggi può aiutare e rafforzare il nostro operato, andando a svelare irregolarità sul tema sicurezza".

E anche in termini di organico, le cose stanno migliorando: "Al momento ci sono circa 180 persone in servizio presso i nostri uffici, di cui la metà sono ispettori sul lavoro: circa un'ottantina - dice ancora Morra -. Di recente, con gli ultimi concorsi, l'organico è stato incrementato: prima sono arrivati gli ispettori ordinari e ora una 30ina di ispettori tecnici, che vivono anche un periodo di formazione". 

Combinare due diritti: lavoro e salute

E Luigi Pavanelli, direttore dello Spresal, aggiunge: "Stiamo lavorando in un ambito delineato da due diritti fondamentali, quello al lavoro e quello alla salute. E arrivare a una segnalazione qualificata è un passo avanti, grazie al ruolo svolto dai rappresentanti dei lavoratori, andando oltre la segnalazione anonima. Andiamo a definire una sicurezza partecipata, congiunta e programmata".

"A noi sta a cuore la sicurezza della città - dice l'assessore comunale, Gianna Pentenero - e abbinare la prevenzione al coinvolgimento può, con il lavoro di tutti, diventare uno strumento prezioso".

"Questo protocollo prende avvio da una tragedia, ma ha visto attivarsi tutte le parti coinvolte - dice Gabriella Semeraro, segretaria Cigl Torino - e bisogna puntare soprattutto sulla prevenzione".

"Facciamo un passo importante in un percorso di lungo termine - dice Gianni Cortese, segretario Uil - e la formazione andrà fatta anche nei confronti dei datori di lavoro, viste le tipologie industriali in cui ci troviamo. Le verifiche da sole non bastano, visto che la statistica è di una possibilità su 25 di essere controllati".

Massimiliano Sciullo

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