Economia e lavoro - 26 luglio 2023, 15:00

Stellantis, ora anche la Regione chiede un passo avanti su Mirafiori: "Serve un modello in più". Sarà la Panda?

Il governatore Cirio e l'assessore Tronzano hanno incontrato il ministro Urso: "La 500 elettrica va bene, ma non basta. Un tempo si producevano 400mila vetture all'anno, si può arrivare almeno a 200mila". Tavares non chiude: "Modello iconico non solo a Pomigliano"

Catena di montaggio e post incontro 26 luglio

Anche la Regione chiede la produzione di un modello in più, a Mirafiori

"Un modello in più per Mirafiori". Adesso lo chiede anche la politica, allinenandosi sul punto dove si sono schierati, nel tempo, prima i sindacalisti della Fiom Cgil e poi anche gli altri maggiori rappresentanti dei metalmeccanici.
Lo hanno chiesto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio e l'assessore allo sviluppo economico, Andrea Tronzano, all'incontro con il ministro Adolfo Urso. Un vertice che riguarda tutte le regioni che ospitano stabilimenti Stellantis.

Da 400mila a quasi 100mila auto all'anno, puntando a raddoppiare

La differenza, più delle parole, la fanno i numeri: a inizio secolo, a Mirafiori si producevano oltre 400mila auto, lo stesso numero che si raggiunge oggi con l’intera produzione italiana. Un gap da recuperare. 
Anche se oggi, grazie alla 500 elettrica, Mirafiori sta migliorando i suoi volumi produttivi. Si potrebbe arrivare a circa 100mila auto all’anno, anche se la capacità, anche alla luce delle uscite e dunque di un corpo di addetti inferiore rispetto al passato, è almeno doppia. "Serve quindi un nuovo modello da produrre a Mirafiori in grado di garantire lo sviluppo dello stabilimento e la crescita dei posti di lavoro”, dicono Cirio e Tronzano. 

La Panda è una speranza?

Il sogno, per il momento nulla di più, potrebbe essere la Panda? Una porta lasciata socchiusa dallo stesso ceo di Stellantis, Carlos Tavares, che proprio in queste ore ha spiegato come il modello arriverà a Pomigliano. Ma "produrremo la Nuova Fiat Panda in più stabilimenti, non in uno solo". E Mirafiori ci fa un pensierino.

Confronto a tutti i livelli

Si sta andando nella direzione giusta perché, per la prima volta negli ultimi decenni, grazie al lavoro del ministro Urso si sta affrontando in modo organico la politica sull'auto con idee chiare che tengano conto anche delle richieste che provengono dalla politica e dalle imprese piemontesi", aggiunge proprio Tronzano.

Intanto, proprio Mirafiori attende che entri a regime l’hub del riciclo, ma non solo. I progetti non mancano, soprattutto in termini progettuali e di innovazione. "È importante che nel confronto con Stellantis siano inseriti tutti i livelli: quello produttivo, quello della ricerca e sviluppo, quello ingegneristico e quello della filiera che per il nostro territorio rappresenta una componente strategica irrinunciabile - dicono Cirio e Tronzano - Oggi la componentistica legata all’automotive in Piemonte rappresenta oltre 730 imprese, 59 mila occupati e un fatturato che nel 2021 ha raggiunto i 17,6 miliardi di euro".

"Per il Piemonte è fondamentale non solo salvaguardare questo comparto ma anche farlo crescere mettendolo nelle condizioni di intercettare la transizione ecologica e le sfide dell’automotive del futuro”, concludono il presidente e l'assessore.

Fiom: "Investimenti e ridistribuzione economica"

Intanto anche la voce sindacale si fa sentire: "I risultati economici di Stellantis, prodotti con fatica dalle operaie e dagli operai, impongono una redistribuzione sia economica sia di investimenti sugli stabilimenti - dicono le rsa Fiom Cgil Mirafiori Carrozzeria -. Mense e reparti condizionati, pulizie degne delle persone che per vivere devono lavorare, tempi e pause e saturazioni da rivedere radicalmente, integrazione al reddito in caso di uso di ammortizzatori sociali, tanto per cominciare".

Massimiliano Sciullo

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