Inquadriamo il codice QR di un'opera al museo e veniamo reindirizzati a un'altra opera simile o comunque collegata per tema, storia, peculiarità. Sull'app I-Muse questo collegamento viene fatto da un'intelligenza artificiale, che tramite i dati a disposizione crea rimandi e percorsi tematici tra - per adesso - otto musei torinesi.
Ad esempio, durante la presentazione al Mauto, scansionando il codice sotto l'Itala 35/45 HP, l'app richiama la simile Palombella, più iconica, al momento presso i Musei Reali. Oppure, all'installazione ispirata dalle teorie di Le Corbusier, il rimando è al prototipo di auto ideale costruito in scala 1:1 a partire dai suoi studi, presente al piano inferiore della mostra.
La app sviluppata da Politecnico, Università e Synesthesia
L'app è stata sviluppata dal Politecnico, dall'Università di Torino e da Synesthesia col sostegno del bando 'Intelligenza Artificiale' di Fondazione Compagnia di San Paolo e la collaborazione di Associazione Abbonamento Musei, Osservatorio Culturale del Piemonte e Big Data Analysis Lab del Comune di Torino.
Disponibile sia per iOS che per Android, la app permette di potenziare l'esperienza di visita dei musei grazie a suggerimenti basati sulle proprie preferenze e su collegamenti tematici tra le opere, anche quelle contenute in archivi o magazzini. I musei entrano così in dialogo diventando un unico museo virtuale, accessibile anche da casa. Venti percorsi tematici sono proposti dal dipartimento di Architettura e design del Politecnico, come ad esempio 'Il cambiamento climatico', 'Alla scoperta della Mole Antonelliana' o 'Percorso visivo-tattile'.
I musei che partecipano all'iniziativa
I musei che per adesso hanno condiviso il loro database sono: Reggia di Venaria Reale, Museo Egizio, Palazzo Madama, GAM, Museo del Cinema, Museo dell'Automobile, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli e il Museo di Arte Orientale (quest''ultimo ancora in fase di implementazione).
Quando ci si trova davanti ad alcune delle opere di uno di questi musei, scannerizzando il QR code, l'intelligenza artificiale di I-Muse suggerirà dei collegamenti e utilizzerà i dati per migliorare i suggerimenti futuri. Gli stessi dati saranno utilizzati dai musei per conoscere meglio il proprio pubblico, migliorare l'analisi e perfezionare l'offerta.
Profumo: "Progetto che guarda al futuro"
"L’obiettivo è quello di ampliare in futuro il numero di musei che ne fanno parte - ha dichiarato la professoressa Nadia Campaniello, referente del progetto per il Dipartimento di Management dell’Università di Torino - per ampliare l’offerta dei percorsi tra musei diversi".
"Un bando proiettato verso il futuro e rivolto a chi, in questo futuro, sarà assoluto protagonista: i giovani - ha commentato il presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo Francesco Profumo - Rientra in questo ambito il progetto i-Muse che ci dimostra quanto sia importante che intelligenza artificiale e il patrimonio museale dialoghino tra di loro al fine di trovare soluzioni innovative per la formazione dei cittadini di oggi e di domani".