Dopo una primavera di acquisti non brillante, anche i saldi estivi (da giovedì prossimo, 6 luglio, a Torino e in Piemonte) partono in salita: il budget complessivo che i piemontesi destineranno allo shopping sarà di 180 milioni, ma in calo rispetto agli oltre 200 della scorsa stagione. Di questi, 40 provengono dalle quattordicesime, rispetto ai 50 del 2022.
Lo dicono le cifre stimate da Confesercenti Torino, secondo le quali lo scontrino medio si attesterà sui 140 euro, anch’esso inferiore, sia pure lievemente, ai 150 dei precedenti saldi. Soltanto il 10% dei consumatori si dichiara intenzionato a spendere più dello scorso anno. Ma rimane stabile (intorno al 70%) la percentuale di coloro che approfitteranno dei saldi e oltre la metà utilizzerà i negozi di fiducia o, comunque, punti vendita fisici.
Pronti, via: sconti fino al 50%
Secondo le previsioni degli addetti ai lavori, si partirà subito con forti ribassi (40/50% e oltre) e con un assortimento molto vario di taglie, colori e modelli: le scarse vendite della primavera hanno lasciato molti capi a disposizione della clientela. Il meteo fino a pochi giorni fa ha scoraggiato gli acquisti di costumi da bagno e di accessori e abbigliamento per il mare; ora, invece, sono indicati come prima scelta dal 45% dei piemontesi (dato in aumento rispetto al 38% dello scorso anno). Molto richiesti anche maglie, magliette, canottiere e top (44%), gonne e pantaloni (41%), calzature (40%) e intimo (38%). Seguono abiti (30%), borse (25%), biancheria per la casa (23%), cinture (19%).
Nonostante i molti dubbi espressi sull’efficacia dell’attuale modello di saldi, rimane comunque alto il livello di adesione dei commercianti: almeno il 90% dei negozi praticherà sconti. E ci saranno anche iniziative speciali: giovedì 6 luglio i negozi di Orbassano prolungano l’apertura fino alle 23, mentre a Rivalta l’apertura fino alle 24 si farà sabato 8 luglio. Se le previsioni saranno rispettate, tuttavia, gli imminenti saldi soltanto in minima parte potranno essere una boccata d’ossigeno per il settore dell’abbigliamento, da tempo in crisi. I dati sulla natimortalità delle imprese sono eloquenti: in dieci anni a Torino e provincia si è perso un negozio su tre, rispetto al dato generale che fissa il calo del numero delle attività commerciali al di sotto del 20%. Ora i negozi a Torino sono meno di 1.500 e superano di poco i 2.600 con la provincia.
Effetto bollette sui budget
“Neppure in occasione di questi saldi – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – sono venute meno le cause che inducono i consumatori a tagliare le spese. Il caro-vita li costringe a concentrarsi su altre priorità: le bollette, i mutui, ma anche gli stessi acquisti quotidiani rendono sempre più arduo pensare a spese non strettamente necessarie. Dalla nostra indagine emerge che anche gran parte della quattordicesima è ormai destinata a far fronte alle necessità più impellenti. L’inflazione è una tassa occulta che colpisce specialmente i redditi medio-bassi e quindi è giusto contrastarla, ma anche gli alti tassi stanno diventando un problema per le famiglie e le imprese. Da questa situazione un settore già in crisi come quello dell’abbigliamento rischia di ricevere un altro duro colpo. C’è solo da sperare che gli sconti particolarmente allettanti e il vasto assortimento inducano i consumatori a cogliere le tante occasioni offerte dai nostri negozianti”.
“Le frequenti piogge degli ultimi mesi – aggiunge Micaela Caudana, presidente di Fismo-Confesercenti, l’associazione dei negozi di abbigliamento e calzature – hanno scoraggiato gli acquisti in vista dell’estate; e, senza dubbio, influisce negativamente anche la ridotta possibilità di spesa delle famiglie. Ma c’è qualcosa di più della crisi economica: stiamo assistendo, non solo in Italia, a un profondo cambiamento degli stili di vita. L’accumulo negli armadi di capi superflui o acquistati d’impulso è sempre meno frequente; a ciò si aggiunga che sta cambiando anche il lavoro: chi è in smart working ha meno bisogno di abiti e non deve rinnovare spesso il guardaroba. Dunque, il ‘combinato disposto’ fra minore disponibilità economica e mutate abitudini di consumo crea ulteriori difficoltà al nostro settore. Per questo emerge sempre più pressante l’esigenza di rivedere l’attuale modello dei saldi, che – stretto fra il dilagare degli sconti anticipati e la concorrenza del web – mostre sempre più la corda. Ciò nonostante, è positivo che una parte consistente dei consumatori continui a preferire i negozi di vicinato, che garantiscono qualità, professionalità, presenza e continuità di rapporto con la clientela. Purtroppo, l’idea di fissare la partenza degli sconti in un giorno lavorativo non mi pare per nulla felice”.
Ascom: "Attesa, ma anche opportunità"
Una tendenza sostanzialmente simile è quella individuata da Ascom Confcommercio Torino, pur parlando di un'attesa "comunque molto alta per quello che è certamente un appuntamento imperdibile per il commercio del settore".
Dall’indagine emerge che per il 70% degli intervistati la spesa media dei clienti sarà analoga allo scorso anno e per il 30% sarà inferiore. La previsione di acquisto rimane stabile rispetto allo scorso anno per il 50% degli intervistati e in flessione l’altra metà. Vanno meglio le previsioni per i negozi che hanno anche l’e-commerce: il 20% prevede infatti un incremento di acquisti rispetto ai saldi 2022, il 60% una tendenza stabile e il 20% un peggioramento.
La presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa sottolinea le difficoltà, ma anche le opportunità dei prossimi giorni. "Riconosciamo – evidenzia – che l'ultimo anno è stato difficile per le attività, soprattutto per il settore fashion, a causa, in primo luogo, dell'inflazione che ha spostato la spesa verso articoli ‘indispensabili’ e ha distratto dall'acquisto innanzitutto di abbigliamento, accessori e cosmesi. Nonostante ciò, siamo consapevoli che l'interesse per i saldi estivi è ancora vivo. Lo dimostra l’apprezzamento mostrato nei giorni dell’ultimo fine settimana, in cui le grandi catene hanno organizzato i cosiddetti pre-saldi e i nostri imprenditori si sono adeguati riservando ai clienti occasioni e offerte interessanti. Quest’anno, inoltre, la stagione dei saldi inizia di giovedì proponendo così una formula di avvio di week end lungo, che ci auguriamo possa renderli ancora più appetibili".
Quest’anno i saldi estivi promettono di essere particolarmente ricchi nell'offerta. "Come si può vedere già nelle vetrine – conferma la presidente Coppa - la varietà di articoli disponibili a prezzi scontati quest’anno è decisamente ampia, complice il brutto tempo che fino a poco fa ha frenato gli acquisti prettamente estivi, facendo prediligere articoli ancora di mezza stagione. L'appuntamento con i saldi estivi si conferma un appuntamento imperdibile e riteniamo che quest’anno potrà dare davvero tanta soddisfazione a ne vorrà usufruire".