Nuovi ambulatori e reparti rinnovati all'Ospedale Martini. Cirio: "Importante intervento nella sanità pubblica"

All'Ospedale Martini di Torino sono stati inaugurati venti nuovi ambulatori e i reparti di emodialisi e chirurgia generale, entrambi ristrutturati. In particolare, i posti letto del reparto dialisi sono passati da 28 a 35, oltre a un ammodernamento che lo ha reso più funzionale: i letti hanno adesso un monitor collegato direttamente alla cartella del paziente, hanno uno spazio TV personale e un sistema centralizzato di preparazione delle acque osmotiche per la dialisi, corrispondenti a 120L al giorno per paziente.

Alla cerimonia, oltre al Direttore Generale dell’ASL Città di Torino Carlo Picco, al Direttore del Presidio Ospedaliero Martini Giovanni Andrea Campobasso e all’Arcivescovo Emerito Monsignor Cesare Nosiglia, era presente il presidente della Regione Alberto Cirio, che ha fatto il punto sulla sanità pubblica piemontese.

"L'inaugurazione odierna dimostra come si stanno facendo interventi importanti nella sanità pubblica del nostro Piemonte - ha dichiarato il presidente Cirio - anche se fa sempre più rumore quello che non funziona. La sanità non può che avere i piedi ben piantati nel pubblico e la pandemia è stata la prova negli occhi di tutti. Sul lato del personale recuperare in pochi mesi o anni quello che è stato trascurato per decenni è difficile ma dobbiamo provarci. Il tema degli specializzandi di cui si sta parlando a livello nazionale va preso in considerazione anche a livello territoriale: in Piemonte sono più di 3 mila e sono medici, in questo momento di emergenza di sanità pubblica può essere una soluzione parlare con le università per una maggiore partecipazione. Facciamo far rumore alle cose buone della sanità piemontese che sono tante. Abbiamo il dovere verso i cittadini di dimostrare che le lezioni della pandemia non sono andate disperse, che abbiamo imparato dagli errori di tutte le parti politiche precedenti - compreso il mio partito - che quando c'era da tagliare qualcosa tagliavano sulla sanità".

Sui fondi destinati alla sanità, Cirio ha richiamato le parole del ministro Schillaci che, dopo una riunione coi presidenti delle Regioni nella scorsa settimana, ha dichiarato che servono 3-4 miliardi per risolvere i problemi. "C'è un'intervista di oggi - ha commentato Cirio - dove dice che sta lavorando per individuare le risorse. In più noi abbiamo risorse aggiuntive che all'interno della programmazione europea io declino sulla sanità".