La polemica sulla rimozione del crocifisso in Sala Rossa è proseguita durante la conferenza dei capigruppo dove è stato ascoltato il Comitato Interfedi. Il presidente, l'ex sindaco di Torino Valentino Castellani, ha spiegato come l'organo in questione agisca in merito ma come la scelta debba ricadere sui singoli consiglieri.
Castellani: "I simboli religiosi meritano rispetto"
"Tutti i simboli religiosi meritano rispetto - ha spiegato Castellani - Il Comitato nel gestire il tema si è regolato in questo modo: nelle stanze del silenzio degli ospedali si è scelto di privilegiare uno spazio neutro, senza simboli, per rispettare sia coloro che non hanno simboli sia chi non professa alcuna fede religiosa. L'Interfedi ha sempre ritenuto che la laicità delle istituzioni pubbliche sia una garanzia per tutte le fedi religiose, va tuttavia chiarito che laicità non è sinonimo di laicismo, cioè espulsione di ogni istanza di fede religiosa dallo spazio pubblico. Quanto al merito della delibera, il Comitato si rimette alla responsabilità dei singoli Consiglieri chiamati a decidere".
Silvio Viale sospende lo sciopero della fame
Intanto, Silvio Viale ha interrotto lo sciopero della fame in corso da quaranta giorni proprio grazie all'incontro in programma, anche se non cela l'amarezza per la mancata presenza della Diocesi: "Lamento il fatto che la Chiesa cattolica non intervenga sull'argomento". Il consigliere di +Europa e Radicali Italiani ha poi spiegato di voler richiedere la rimozione del simbolo religioso alla presidente Grippo: "C'è stato l'intervento della Cassazione sulla scuola che afferma che non c'è nessuna costrizione sull'utilizzo del crocifisso. La mia intenzione è quella di richiedere formalmente alla presidente del Consiglio comunale di rimuovere il crocifisso". Tra le richieste, anche quella di poter convocare Mauro Marino, l'ex presidente della Sala Rossa che, proprio durante la giunta Castellani, ricomprò e rimise al suo posto il simbolo religioso che era sparito.
Grippo: "Non accetterò di rimuovere il crocifisso"
"Non accetterò di rimuovere il crocifisso - la risposta della presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo - perché non faccio cadere niente dall'alto. Al posto dell'ex presidente Marino non avrei nemmeno fatto la sua scelta, ma per lo stesso motivo spetta ai consiglieri la decisione e mi rimetterò a quella".