Torino a confronto con le altre città italiane per cercare di risolvere i problemi della malamovida. Oggi e domani Bari, Perugia, Firenze, Bologna, Milano ed il capoluogo piemontese si confrontano al Polo del 900, nell'ambito del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana, sugli effetti del divertimento notturno e sui problemi di convivenza con i residenti.
La Città condannata a pagare 200mila euro
A novembre 2022 la Corte di Appello ha condannato la Città a risarcire con 200mila i residenti di San Salvario per i danni da rumore molesti. Oltre a questo, la sentenza ha dato sei mesi al Comune per risolvere il problema della divertimento notturno nel quartiere vicino a Porta Nuova. La prima risposta concreta è che - dal 29 giugno - i locali nel quadrilatero compreso tra corso Vittorio Emanuele II, via Nizza, corso Marconi e via Principe Tommaso dovranno dotarsi di steward contro la movida fracassona dalle 22 in poi.
"Diritto al riposo e salvaguardia attività economiche"
Oggi e domani Torino, Bari, Perugia, Firenze, Bologna e Milano dialogano con l'obiettivo di individuare possibili soluzioni comuni, da declinare poi a seconda della singola realtà. "Oggi è emersa - ha spiegato l'assessore alla Polizia Municipale Gianna Pentenero - la necessità di lavorare insieme per garantire il diritto al riposo e salvaguardare le attività economiche, anche in una logica di una città viva e contemporanea".
"Soluzioni a sistema"
"Ecco perché - ha proseguito l'assessore - noi abbiamo proposto soluzioni che mettono insieme commercio, rigenerazione, sicurezza e ambiente".
"Adesso dobbiamo fare un passo avanti e mettere a sistema le nostre soluzioni con quelle adottate altrove. Ecco perché cerchiamo di mettere in rete Torino, Milano, Firenze, Bologna, Bari e Perugia per poi ampliare questo perimetro dove ognuno faccia la sua parte, anche chiedendo aiuto al Governo" ha concluso Pentenero.
Fondi per telecamere e agenti
Lo scorso 19 aprile Palazzo Civico - sulla scorta di quanto fatto a Milano, Roma e Napoli - ha presentato al ministro dell'Interno alcune proposte da finanziare con eventuali risorse straordinarie che il Governo potrà mettere a disposizione.
Tra le richieste una rete di videosorveglianza attorno alle stazioni (Porta Nuova, Porta Susa, Lingotto, Fossata), potenziando parallelamente il controllo con la maggiore presenza di agenti di polizia locale e vigilanza nel perimetro degli scali ferroviari con particolare attenzione alle aree di parcheggio, passaggio e zone limitrofe.