Una bella opportunità per trascorrere l'estate in modo divertente e originale senza rinunciare alla creatività e all'apprendimento: è pronta a tornare a Torino, infatti, la Cinema Summer School, la scuola estiva per ragazzi appassionati di film e videomaking. Il progetto, promosso dall'associazione culturale Babelica in collaborazione con Arci Torino e UCCA Nazionale, è giunto alla sua 7° edizione.
Una scuola estiva dedicata al cinema
La Cinema Summer School consiste in un percorso di 3 settimane (frequentabili singolarmente, ndr), andrà in scena dal 12 al 30 giugno e avrà luogo al Cinema Teatro Maffei di via Principe Tommasto 5, nel quartiere di San Salvario. Grazie a diverse collaborazioni attivate sul territorio, inoltre, i partecipanti avranno la possibilità di vivere esperienze diversificate presso la scuola di musica “Galleria dei suoni”, l'EnviPark di Parco Dora, il Museo del Cinema e le Gallerie d'Italia: qui, ad esempio, si svolgeranno workshop ispirati alla mostra di J.R.: “I ragazzi – spiegano gli organizzatori - impareranno a raccontare storie per immagini, ad utilizzare app gratuite di gestione e montaggio video, sperimenteranno il doppiaggio, assisteranno a un casting e tantoa ltro e, soprattutto, scopriranno come utilizzare i loro dispositivi mobili in modo intelligente ec reativo”.
Gli obiettivi
La scuola è aperta alla fascia di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, ma da quest'anno sarà attivata una classe riservata ai maggiori di 14. L'obiettivo sarà quello di costruire un vero e proprio “racconto per immagini”, con la produzione di contenuti video attraverso i quali raccontare storie originali; un ruolo fondamentale verrà ricoperto dai tablet e dagli smartphone, che verranno utilizzati in modo creativo e non esclusivamente indirizzato verso aspetti ludici, di svago e di intrattenimento: “Alla Cinema Summer School - sottolinea il direttore scientifico del progetto Umberto Mosca - offriamo la possibilità di misurarsi con tutte le fasi che necessarie a costruire originali racconti con le immagini, trasformando il desiderio di esprimersi in una comunicazione compiuta e non banale. Si tratta di imparare, attraverso un’esperienza divertente e stimolante, che ogni immagine efficace è sempre una rappresentazione che ha un significato, è sempre il risultato di una tecnica di racconto e di una scelta di stile”.