Politica - 12 maggio 2023, 12:26

“Sindaci” gettano soldi su bambini nei carrelli della spesa: protesta shock contro l’utero in affitto a Torino [FOTO E VIDEO]

A organizzarla l’associazione Pro Vita e Gioventù Nazionale a poche centinaia di metri dalla riunione dei sindaci a favore delle trascrizioni di bimbi di coppie omogenitoriali: “Ogni bambino nasce da una mamma e un papà"

La protesta contro l'utero in affitto a Torino

La protesta contro l'utero in affitto

Soldi gettati da “sindaci” in maschera in carrelli pieni di bimbi, con il codice a barre sopra. E’ una protesta shock quella messa in atto dall’associazione Pro Vita e Gioventù Nazionale a Torino, in piazza Castello.

Mentre a poche centinaia di metri i sindaci reali si incontrano per sferzare il legislatore a sbloccare le trascrizioni di figli nati da coppie gay, in piazza Castello la protesta è forte. Dura. Manifestanti vestiti da sindaci Nardella, Lo Russo, Sala e Gualtieri portano bambini nei carrelli, li ricoprono di soldi. 

Siamo qui per difendere i diritti dei bambini, che sono attaccati da sindaci che illegalmente compiono trascrizioni di figli partoriti all’estero, con la pratica dell’utero in affitto. E’ un reato, un illecito” spiega Jacopo Coghe, dell’associazione Pro Vita. “Stanno certificando un capriccio di adulti che acquistano bambini attraverso una pratica illegale. I bambini non sono una merce che può essere comprata, vengono comprati a 50.000 o 100.000 euro ciascuno, è un business certificato dai primi cittadini” è l’accusa mossa.

Uno dei temi è poi quello delle madri, che dopo aver partorito si allontanano dai figli. “Le donne non sono una merce, i sindaci che si definiscono contro il patriarcato in realtà sono a favore dello sfruttamento di donne povere e che per andare avanti prestano il loro corpo per partorire bambini che poi gli vengono strappati”. 

Qui non c’è nessun diritto, se non quello dei bimbi ad avere una mamma e un papà. Ogni bambino nasce da una mamma e un papà, non si può privarli a tavolino di queste figure” conclude Coghe.

Alla manifestazione ha partecipato anche Maurizio Marrone, assessore ai Servizi Sociali della Regione Piemonte. “Diciamo no all’utero in affitto, non è una battaglia di diritti ma è un reato. Una violazione dei diritti, una mercificazione del corpo delle donne, che trasforma i bambini in prodotti commerciali”. 

 

 

"Trovo particolarmente pretestuosa l’organizzazione, questa mattina a Torino, di una conferenza da parte dei sindaci di sinistra a sostegno della trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali. La legge parla chiaro: l’utero in affitto - che rappresenta a monte ciò che la trascrizione è a valle -  è una pratica vietata e, di conseguenza, la trascrizione degli atti di nascita dei relativi bambini è illegale. Non è assolutamente necessaria - come auspica il Sindaco Lo Russo - una nuova legge, è invece necessario applicare la normativa attuale, che presto sarà completata con l’adozione del disegno di legge - proposto da Fratelli d’Italia - che istituisce come reato universale l’abominevole pratica dell’utero in affitto" commenta Paola Ambrogio, deputata di Fdi.

 

Andrea Parisotto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU