Paese che vai, impresa che trovi. Riparte dopo i rallentamenti del Covid il progetto Erasmus dedicato alle aziende (e non agli studenti). Il principio, però, è lo stesso: un periodo ospite all'estero per apprendere e fare tesoro.
85 borse di studio
La Camera di commercio di Torino, dopo il primo ciclo iniziato nel 2015, torna a curare la regia dell'iniziativa che gode del finanziamento della UE e che prevede 85 borse di studio: 60 per aziende torinesi che partono e 25 per stranieri che arrivano qui. Dal 2009, in tutta Europa, ad oggi sono già stati coinvolti oltre 45mila soggetti.
Le storie
Nel libro di "fotografie" scattato in questi anni, c'è la cooperativa sociale torinese che ha ospitato per 3 mesi un'aspirante imprenditrice di una piccola comunità locale in Armenia, c'è l'imprenditrice piemontese che ha fatto esperienza a Bruxelles sulla progettazione europea in una società di consulenza belga, c'è l'attrice che è stata 6 mesi a Berlino in una società di produzione audiovisiva.
Borse da 530 a 1.100 euro mensili
“Abbiamo di fronte un periodo sufficientemente ampio per programmare meglio le attività e offrire l'opportunità ad un maggior numero di soggetti – spiega Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino. – L'esperienza dell'Erasmus permette di conoscere dall'interno come funziona un'azienda straniera e di stringere concreti contatti per esplorare nuovi mercati. Ma è anche un'opportunità strategica per chi ospita un imprenditore, per creare facilmente legami con un professionista che sarà poi operativo in un'area di proprio interesse”.
Ogni borsa può valere da 530 a 1.100 euro mensili a seconda del paese, per coprire un soggiorno che può andare da 1 a 6 mesi. Nessun contributo è previsto invece per l'imprenditore ospitante, che, tuttavia, come dimostrano i numerosi casi di successo, può avvalersi di competenze, idee e contatti del neoimprenditore ospitato.
Coinvolti 45 stati stranieri
Sono ammessi al contributo finanziario per l'esperienza all'estero aspiranti imprenditori con una solida idea di impresa o imprenditori in attività da meno di 3 anni. L'iniziativa è aperta a tutti i settori economici e anche a liberi professionisti con partita iva, e non prevede limiti d'età. Il programma raggiunge 45 Paesi tra cui Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Israele, Singapore e Taiwan. Chi ospita, invece, deve essere titolare o amministratore di una pmi (meno di 250 addetti), attiva da almeno tre anni, in uno dei paesi UE o in altro Paese partecipante al programma (Albania, Armenia, Serbia, Turchia).
Tra le candidature è l'Italia il paese più richiesto, seguito da Spagna e Regno Unito, ma soprattutto sono italiani gli imprenditori che viaggiano di più (20,2% dei casi, 2.236 gli scambi già realizzati). Il consorzio “Ulixes Eyes” di cui per altri 4 anni farà parte la Camera di commercio di Torino è composto da 10 organizzazioni europee di 9 paesi ed è coordinato dalla Camera di commercio di Terrassa (Spagna).