Attualità - 10 maggio 2023, 18:12

Plusvalenze Juve ai supplementari: tutto rimandato al 22 maggio. Sulla sede del processo decide la Cassazione

La Corte di Appello della Figc potrebbe fare una sconto rispetto al -15 della prima sentenza. Intanto sarà la Suprema Corte a stabilire dove si svolgerà il processo per la parte relativa all'inchiesta Prisma

bandiera juve

Plusvalenze Juve, il 22 maggio si decide sulla penalizzazione

Mentre tra poche ore scenderà in campo contro il Siviglia nella semifinale di andata di Europa League, la Juve è impegnata a giocare anche la partita giudiziaria per la vicenda plusvalenze.

Il 22 maggio l'udienza sulla penalizzazione

La Corte federale di appello della Figc ha fissato per lunedì 22 maggio l'udienza per la rivalutazione della sanzione alla Juve per il caso plusvalenze. Il 20 aprile il Collegio di Garanzia del Coni aveva rinviato alla corte il procedimento, per la ridefinizione del -15 inizialmente inflitto ai bianconeri, avendo la stessa accusa riscontrato alcune carenze nella motivazione che aveva portato ad infliggere il pesante handicap. E tutto lascia supporre che potrebbe essere valutato un robusto sconto.

Se la partita giocata sul piano della giustizia sportiva conoscerà tra una dozzina di giorni il suo verdetto, per quanto riguarda quella ordinaria i tempi si annunciano decisamente più lunghi. 

Processo ordinario, la Cassazione stabilirà la sede

Sarà la Cassazione a decidere la competenza territoriale del processo sui conti della società bianconera. Lo ha deciso il gup del tribunale di Torino che ha rinviato alla suprema corte la decisone dove dovrà essere celebrato il procedimento contro i 12 indagati, tra gli ex vertici del club, oltre ala stessa Juventus.

Prossima udienza il 26 ottobre

A chiedere che fosse investita la Cassazione sono stati oggi anche gli avvocati di parte civile. Per l’accusa il procedimento deve svolgersi nel capoluogo piemontese. Secondo le difese, invece, competente per territorio sono Milano o, in subordine, Roma. La prossima udienza è stata fissata per il 26 ottobre.

Legali Juve: "Pronti a dare battaglia"

Ci aspettavano il rinvio alla Cassazione, Il giudice ha valutato seria la questione e in maniera molto ragionevole ha rimesso la questione alla Corte di Cassazione”. Così Maurizio Bellacosa, uno dei legali della Juventus che ha spiegato che si tratta di “una norma nuova, di recente introduzione ad opera della riforma Cartabia, che consente di risolvere una volta per tutte le questioni di competenza territoriale”.

Per quanto riguarda il processo sportivo, Bellacosa e gli altri legali del pool difensivo bianconero si sono mostrati fiduciosi: “Adesso cominciamo a lavorare alla memoria difensiva che dobbiamo depositare entro il 17 maggio, siamo pronti per tornare a combattere davanti alla Corte federale di appello”.

Lafico ammesso tra le parti civili

Intanto, il fondo libico Lafico è stato ammesso fra le parti civili nel procedimento giudiziario. Lo ha deciso il gup Marco Picco, che ha accolto anche le richieste di Consob, Codacons (pronta a chiedere un maxi risarcimento), movimento consumatori e di alcuni piccoli azionisti. Le proposte di costituzione di parte civile contro la società Juventus, chiamata in causa in qualità di persone giuridica, sono state invece respinte.

E' di due milioni di euro la somma chiesta dal fondo libico Lafico (Lybian arab foreign investment company) nella richiesta di costituzione di parte civile, accolta dal gup. Lafico ha intrapreso l'azione legale, che fra gli altri è diretta verso Andrea Agnelli, in qualità di azionista. Secondo quanto si è appreso a margine dell'udienza, la sua partecipazione della società bianconera (in passato superò il 7%) oggi sarebbe dello 0,7%.

Massimo De Marzi

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