Economia e lavoro - 06 maggio 2023, 07:20

Lo "strano caso" del Canavese: più aziende durante il Covid, ma ora calano. Però una su due vuole investire

Confindustria, insieme alla Camera di Commercio, ha presentato i dati sulla salute economica del territorio. Ghiringhello: "Si consolida la fiducia: speriamo che lo slancio venga mantenuto"

Tavolata dei relatori Confindustria Canavese: Bolatto, Ghiringhello, Viotti

Focus sulla situazione economica del Canavese da parte di Confindustria

Aziende, iscrizioni, andamento economico e mondo del lavoro: è un'istantanea a 360 gradi quella scattata da Confindustria Canavese su un territorio unico nel suo genere all'interno della provincia di Torino (tanto da avere una territoriale industriale autonoma). L'ultima con Cristina Ghiringhello alla direzione, visto che dal prossimo mese di settembre lascerà il testimone a Daniele Aibino. “I dati relativi al Canavese restituiscono una situazione di crescita che conferma i risultati positivi tra le aziende registrati nelle nostre ultime indagini congiunturali. Stiamo, cioè, assistendo a un importante consolidamento della fiducia di imprese e, con essa, a una ripresa degli investimenti con conseguente effetto positivo sullo sviluppo delle nostre aziende”, dice Ghiringhello. "Le aziende del territorio sembrano cioè aver preso lo slancio necessario per imboccare a tutti gli effetti una nuova fase di crescita, il nostro auspicio è che il trend di risalita venga mantenuto e confermato e che, con il primo calo di costi energetici, anche i margini economici tornino ad essere adeguati".

Un territorio vasto e con tante facce

Inteso come territorio, il Canavese conta su 158 Comuni, la maggioranza dei quali (54) sono legati a Ivrea e all'Eporediese. Altri 46 sono legati al Canavese occidentale, 37 per Ciriacese e valle di Lanzo e 18 per il Chivassese. I residenti a inizio 2023 erano 362.51, pari al 16,5% del totale di Torino e provincia. Gli stranieri sono il 6,6%, poco oltre le 24mila unità. Dal 2013, la popolazione residente è in calo del 3,8%, con un indice di vecchiaia (225,7) allineato con Torino e Piemonte, ma molto più alto che in Italia.

Quasi 33mila imprese, ma con un dato in lieve calo (e controtendenza)

"Sono quasi 33mila (32.956, ndr) le imprese sul territorio, pari al 15% circa del territorio metropolitano - aggiunge Guido Bolatto, segretario generale della Camera di Commercio di Torino -, ma purtroppo con un tasso di crescita negativo, anche se di pochi centesimi di punto. Sono aumentate durante il periodo del Covid, quando ci si aspettava una frenata, invece proprio ora che finisce la pandemia abbiamo una diminuzioni delle nuove iscrizioni. Forse in un arco temporale più ampio di un anno potrà delineare una tendenza".

Si tratta soprattutto di microimpresa (sotto i 10 addetti), pari al 95,5%, mentre il 3,8% è media impresa e solo lo 0,7% è legato alle grandi imprese. E se le sedi di impresa sul 2021 sono scese dello 0,2%, l'andamento delle unità locali è in crescita di alcuni punti percentuali.

Una situazione in miglioramento

La situazione complessiva, tuttavia, nonostante le difficoltà legate agli incrementi dei costi dell’energia e delle materie prime, che hanno inciso sui margini ma che ora registrano una prima discesa, segna un parziale miglioramento. Le previsioni canavesane per la produzione, ordini totali e occupazione sono ottimistiche, mentre sono ancora positive, ma in misura inferiore, quelle per l’export. La Redditività prevista dalle aziende invece è sostanzialmente in pareggio, proprio a causa degli elevati costi. Leggera la risalita del ricorso alla Cassa Integrazione.

La composizione del Carnet ordini migliora leggermente poiché aumentano le aziende con commesse di media o lunga durata, mentre diminuiscono quelle con scadenze brevi. Il 16,3% delle imprese evidenzia ritardo negli incassi, con un miglioramento rispetto al trimestre precedente (23,8% in Piemonte) e i tempi medi di pagamento sono di 73 giorni (come il dato regionale).

I prezzi pesano, ma meno di prima (e ripartono gli investimenti)

Le variazioni dei prezzi sono in aumento per il 38,1% delle Imprese relativamente alle materie prime (31,9%, a livello regionale), per il 23,8% per l’energia (22,4%) e per il 35,7% per logistica e trasporti (30,3). Tali andamenti sono in netto miglioramento rispetto ai trimestri precedenti che avevano visto incrementi per la quasi totalità delle aziende.

Ben il 50% delle Aziende del Canavese sta programmando investimenti per i prossimi 12 mesi e il 34,1% li prevede di completamento o marginali, rispetto al 28,4% e al 47,5% per l’intero Piemonte. Il grado attuale di utilizzazione degli impianti e delle risorse per le industrie intervistate è dell’84,8%.

Massimiliano Sciullo

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