Carabinieri in cattedra, per parlare di legalità e non solo. E' stata firmata oggi alla Caserma Bergia, luogo che ha visto nascere l'Arma, la convenzione quadro che disciplina la collaborazione in ambito didattico tra l’Arma dei Carabinieri e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino.
L'obiettivo è quello di unire gli intenti, far fondere conoscenze e competenze, al fine di sviluppare sinergie nell’ambito di materie di interesse comune come la tutela dell’ordine pubblico, del patrimonio artistico culturale, forestale, ambientale e agroalimentare, oltre che della lotta alla criminalità organizzata nelle sue varie forme.
A firmare il patto, oltre al rettore magnifico dell'Università di Torino Stefano Geuna, anche il Comandante Interregionale Carabinieri “Pastrengo”, Generale di Corpo d’Armata Gino Micale e il Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta Antonio Di Stasio.
La Convenzione avrà una durata triennale, con possibilità di rinnovo. La collaborazione prevede attività didattiche integrative o seminariali a partire dal secondo semestre dell’Anno Accademico 2023/2024, nelle discipline di comune interesse riferite agli ambiti di competenza dell’Arma, da tenersi nei Corsi di Laurea in Diritto per le Imprese e le Istituzioni e in Giurisprudenza. A dare il loro contributo come docenti gli ufficiali e/o sottufficiali dell’Arma che abbiano maturato le necessarie competenze e individuati dall’Arma stessa. E' poi prevista inoltre l’attivazione di un Master di I Livello nelle materie di comune interesse.
Per realizzare gli obiettivi della convenzione è stato istituito un Comitato Tecnico Scientifico formato da quattro componenti, di cui uno individuato dall’Arma dei Carabinieri, e tre docenti individuati dal Dipartimento di Giurisprudenza: Raffaele Caterina, Valerio Gigliotti e Umberto Bocchino.
"Oggi l'esigenza di formazione riguarda non soltanto le conoscenze, ma anche la formazione delle competenze per i giovani che si accingono ai percorsi di studi giuridici: cerchiamo di fornire il nostro apporto in questa fase del percorso, daremo un contributo nel delicato processo di formazione dei giovani" ha commentato il Generale Micale.
"Il valore aggiunto di questo protocollo? Dare agli studenti oltre alla parte teorica anche quella relativa all'applicazione delle leggi. Portando esperienze dirette, di chi vive sul campo tutti i giorni" ha ribadito Geuna. "Vogliamo trasferire agli studenti il senso della legalità".