Politica - 27 aprile 2023, 19:39

Torino, sindacati in piazza contro l'autonomia differenziata: “Pericolo per l'unità della Repubblica”

Diverse sigle hanno manifestato davanti alla Regione per ribadire il proprio no alla “legge Calderoli”, che prevede il passaggio di 23 materie alla competenza esclusiva dell'ente locale

Torino, sindacati in piazza contro l'autonomia differenziata: “Pericolo per l'unità della Repubblica”

Fermiamo l'autonomia differenziata: è un pericolo per l'unità della Repubblica e per l'uguaglianza dei diritti”: a ribadire il proprio no alla proposta di legge presentata dal Governo guidato da Giorgia Meloni sono state diverse sigle sindacali, accompagnate da alcune associazioni e scese in piazza oggi pomeriggio a Torino.

No all'autonomia differenziata

A protestare, con un presidio andato in scena davanti al Palazzo della Regione, sono state Flc Cgil, Gilda Unams, Cobas, Cub, Medicina Democratica, Lavoro e Salute, Volere la Luna, Anpo, Giovani Democratici, Comitati No AD, Manifesto dei 500, Acqua Pubblica Torino e Attac. Le critiche sono dirette alla “legge Calderoli”, che ha l'obiettivo di trasferire alla competenza esclusiva delle regioni 23 materie: “Le materie in questione - hanno spiegato i manifestanti – riguardano la vita e le condizioni di lavoro di tutte le lavoratrici e i lavoratori, di tutte le cittadine e i cittadini: tra queste ci sono istruzione, sanità, lavoro, beni culturali, ambiente, trasporti, infrastrutture, commercio, professioni, commercio con l'estero e rapporti con l'Unione Europea”.

Una forma di secessione che colpisce tutti”

La preoccupazione questa eventualità è molto alta, tanto da spingere a paragonare l'autonomia differenziata a una forma di “secessione che colpisce tutti”: “Si tratta – hanno aggiunto – di un attacco ai contratti nazionali, di privatizzazioni e di ulteriori tagli ai servizi pubblici, di liquidazione di ciò che resta della sanità pubblica, della fine della scuola della Repubblica: tutto questo costringerà i lavoratori ad accettare condizioni di lavoro al ribasso, in concorrenza con quelli delle altre regioni. La frammentazione delle lotte di lavoratrici e lavoratori a livello regionale, inoltre, ostacoleranno la difesa della scuola, della sanità, dei contratti nazionali, della sicurezza sul lavoro, dell'ambiente e di molto altro”.

Marco Berton

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