L'ultima seduta del Consiglio, in Circoscrizione 4, risale a mercoledì 5 aprile: questa situazione ha scatenato la reazione compatta dell'opposizione, che accusa la Giunta guidata da Alberto Re di “immobilismo” e di paralizzare l'intera attività dell'ente decentrato.
Le ipotesi dell'opposizione
In un comunicato congiunto, i consiglieri Carlo Emanuele Morando (Lega), Raffaele Marascio, Luca Maggia (Fratelli d'Italia), Felice Scavone (Forza Italia), Marco Tandurella, Walter Antonietti (Torino Bellissima) e Stefano Leone (Movimento 5 Stelle) avanzano alcune ipotesi: “Un mese senza sedute – sottolineano - per un ente locale da 95mila abitanti e con documenti arretrati da portare in votazione è un periodo troppo lungo e non trova giustificazioni. La sensazione è che la maggioranza abbia problemi al suo interno oppure che abbia difficoltà ad affrontare alcuni argomenti che dovrebbero essere materia di Consiglio”.
Dalle parole all'azione
Dalle parole, però, i gruppi consiliari di opposizione sono passati all'azione: “Abbiamo protocollato – proseguono - una richiesta formale, come da regolamento circoscrizionale, al fine di convocare la prossima seduta in tempi certi e rapidi. Le questioni ancora in attesa di dibattito sono tante e di carattere concreto, con effetti tangibili sulla vita dei cittadini: la maggioranza non può sottrarsi al confronto per nascondere sotto il tappeto i suoi problemi e i cittadini non meritano questo immobilismo”.
Fratelli d'Italia all'attacco: “Menefreghismo scandaloso”
A rincarare la dose, infine, ci hanno pensato i consiglieri di Fratelli d'Italia Marascio e Maggia: “Quanto sta avvenendo – dichiarano – è scandaloso: siamo di fronte a una Giunta immobile, probabilmente troppo impegnata in giochetti di palazzo, che impedisce al Consiglio di affrontare le problematiche dei quartieri di San Donato, Campidoglio e Parella. Siamo pronti a valerci degli strumenti giuridici e amministrativi di cui disponiamo per sbloccare questa situazione vergognosa e a scendere in piazza con i cittadini ormai stanchi di questo menefreghismo”.