Economia e lavoro - 21 aprile 2023, 18:50

Dalle vetrine si vede una città che non piace: Ascom crea un comitato contro il degrado e per la sicurezza delle strade

L'associazione dei commercianti chiede al Comune di programmare insieme pulizia e mantenimento del decoro. Coppa: "Vogliamo dare il nostro contributo"

serrande abbassate a Torino

I commercianti di Torino vogliono dare una mano per migliorare il decoro della città

I negozi come presidio di sicurezza e di socialità, oltre che servizio per la clientela. Un ritornello che ormai risuona da tanto tempo, a Torino. Una città, però, che sempre più spesso deve fare i conti con serrande abbassate per intere strade, soprattutto le vie secondarie dove difficilmente vengono rialzate.
Per questioni di giro d'affari (complice l'e-commerce e la grande distribuzione), ma anche per il peso degli affitti, ormai difficili da sostenere, dei rincari delle bollette di luce e gas e con l'effetto - anche - di vedere sempre più spazi al pian terreno delle case diventare nuovi appartamenti residenziali.

Lotta al degrado

Ma uno degli effetti più evidenti è la presenza di un degrado dilagante, cui cede strada anche il ritiro dei negozi dal pubblico passaggio. Ecco perché, da Ascom Torino, arriva la proposta di un comitato che possa contrastare il degrado. L'idea nasce dall’assemblea dell'associazione commercianti torinese, aprendo al Comune e alle istituzioni locali. Un'iniziativa che porta alla nascita spontanea e immediata di un Comitato contro il Degrado e per la Sicurezza partecipato dagli imprenditori del Commercio, del Turismo e dei Servizi, al quale hanno aderito le categorie sindacali da Federalberghi, a EPAT, alle guide turistiche GIA.

 

Non solo in centro

L’obiettivo del Comitato è quello di affrontare i problemi legati al degrado urbano e alla sicurezza di tutte le vie cittadine, non solo quelle del centro, riunendo allo stesso tavolo i rappresentanti dei vari territori. "I nostri imprenditori – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia, Maria Luisa Coppa - si sono resi disponibili a impegnarsi in prima persona quando si tratta di migliorare le condizioni che possono favorire una maggiore frequentazione delle vie in cui hanno le attività. Molti se ne occupano già spontaneamente, ma solo attraverso un coordinamento con le istituzioni e la collaborazione di tutti Torino potrà davvero fare un salto di qualità".

 

Sporcizia per strada, scritte sui muri, arredo urbano rovinato, immondizia e scarsa illuminazione sono le tematiche più urgenti, insieme alla presenza dei senza tetto, per i quali non è ancora stata trovata una soluzione data la delicatezza del tema. La problematica è particolarmente presente nelle zone soggette a desertificazione commerciale, ma è altresì sentita come impellente anche nelle vie dello shopping. "Ci sono eventi eccezionali – prosegue la presidente Coppa - come i cortei no vax e degli anarchici, che creano danni ingenti e mettono a rischio la frequentazione del centro soprattutto nel week end. Ma ciò che ci preoccupa maggiormente è la quotidianità del degrado e dell’insicurezza. Il rischio è quello di ‘abituarsi’ e considerare normale quello che normale non è".

 

Il virus dei negozi vuoti

Un tema urgente da affrontare è quello del degrado legato ai negozi vuoti. Dove si spegne la luce di una vetrina si crea immediatamente una sacca di sporcizia, di scarsità di igiene, di bivacco, e di insicurezza. Il Comitato intende perciò affrontare i problemi non solo nelle vie tradizionali dello shopping in centro, ma anche nelle vie degli altri quartieri della città, coinvolgendo gli Assessorati di riferimento, le istituzioni a tutti i livelli e le partecipate come Amiat (con la quale c’è già un tavolo di lavoro sulla raccolta differenziata) e Iren, accanto alle Associazioni e ai Comitati di via. "Nel momento in cui riusciamo a fare rete con tutti i soggetti interessati – conclude la presidente Coppa - i nostri imprenditori sono disponibili a metterci del proprio. Vogliamo tutti una città gradevole e sicura, che da un lato sostenga la piacevolezza del consumo e dall’altro aiuti ad alimentare il turismo che trova in Torino una meta sempre più gradita".

 

Massimiliano Sciullo

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