Rotta verso la Cittadella dell'aerospazio. E Unione industriali di Torino si affianca a questa iniziativa, come attore protagonista, scegliendo di investire dando un supporto economico e nono solo un appoggio istituzionale.
"Vogliamo essere parte attiva di un'iniziativa unica e straordinaria, che attirerà risorse per quasi un miliardo di euro (circa la metà dal Pnrr, ndr), di cui siamo entusiasti, ma è importante partire entro l'anno. Ma noi ci saremo, come azionisti: non possiamo ancora parlare di cifre, visto che serve una delibera che sarà ufficializzata nei prossimi giorni, ma non sarà irrisoria". Sembra plausibile un contributo non inferiore al milione, ma è soprattutto il valore simbolico ad accompagnare il gesto: dare l'esempio a tutto il tessuto dei privati e delle imprese a salire a bordo.
Un distretto di 400 aziende e 14mila addetti
Parola di Giorgio Marsiaj, presidente dell'Unione, in occasione dell'evento che ha fatto il punto, proprio in via Fanti, sul distretto torinese e sui progetti che ruotano su corso Marche. "Torino è in prima linea, insieme al Piemonte, per la space economy".
"Abbiamo grandi player internazionali e una forte spinta all'innovazione e all'ibridazione - dice ancora Marsiaj - ma non è una novità, l'abbiamo sempre fatto. E le competenze sono trasversali, raggiungendo altri settori. Abbiamo 400 aziende con oltre 14mila addetti: sono quasi tutte piccole e medie imprese, con approccio artigianale, ma che continuano a investire". Il giro d'affari del Distretto è di 1,3 miliardi.
Prima pietra a novembre 2023
E da Alberto Cirio, governatore del Piemonte, è arrivata una data da fissare sul calendario: "Entro la fine del 2023 inizieranno i lavori della Città dell’Aerospazio che la Regione sostiene con un investimento di 15 milioni di euro. Sono in corso - da parte del Politecnico e, per propria competenza da parte di Leonardo Spa - le verifiche tecniche che consentiranno di avviare i lavori in autunno, mi auguro proprio nei giorni in cui Torino sarà capitale dell’aerospazio con gli Adm Aerospace and Defence Meetings 9a edizione all’Oval Lingotto 28-30 novembre 2023 di cui Leonardo è protagonista strategico, come altre aziende della filiera piemontese".
Un orizzonte temporale che conferma anche l'assessore Andrea Tronzano, "c'è un attesa crescente: la prima pietra la vogliamo porre a novembre".
Torino centro di gravità
Per il 90% questa spinta propulsiva è a Torino, con grandi aziende come Leonardo, Thales, Ge Avio, Collins e non solo. "Dobbiamo mantenere le nostre capacità manifatturiere, ma anche conservare la competitività e attirare i migliori talenti" aggiunge Marsiaj.
"Qui c'è terreno fertile per un progetto che è sempre cresciuto - aggiunge Fulvia Quagliotti, presidente del Distretto aerospaziale piemontese - e uno dei nostri obiettivi è proprio facilitare i rapporti tra grandi e piccole imprese. La Cittadella è un esempio stimolante di questo tipo di sinergia, insieme anche al mondo della ricerca".
Lo Russo: "Siamo a uno snodo storico"
"Siamo in una fase unica, Torino è sempre ripartita più forte dalle crisi e oggi siamo alla svolta, dopo pandemia e crisi energetiche - dice Stefano Lo Russo, sindaco della Città - anche per le risorse che arriveranno dal Pnrr e con progetti che dovranno essere messi in campo entro il 2026 e che cuberanno per 2,6 miliardi di euro".
"Ma accanto ai soldi, anche risorse umane e formazione sono la nostra cifra caratterizzante e dovranno esserlo in futuro", aggiunge. "Siamo a un passaggio storico epocale ed è sano avere scadenze, anche stringenti e non prorogabili. Solo così si tiene il passo e si corre, anche se ci obbliga a uno sforzo supplementare. Siamo nelle condizioni di poterlo fare e ne va del nostro orgoglio nazionale".
L'annuncio dell'Unione "è importante per un sistema diffuso di piccole e grandi imprese in cui crediamo molto. Una cornice in cui le istituzioni devono lavorare all'unisono per fare sinergia. Il contributo economico dell'Unione conferma la forza del progetto".
Sui tempi, anche Marsiaj ribadisce che "non sono tempi stretti, sono quelli che si erano concordati. Ma non dobbiamo affidarci solo a loro. Dobbiamo essere bravi noi per primi".
"Autoritratto" di Leonardo, a Torino
All'interno di questo distretto, numeri importanti sono quelli legati a Leonardo. Per 10 occupati del colosso, se ne generano almeno altri 24 nel distretto. L'occupazione, rispetto al 2018, è salita complessivamente del 28% nel comparto aerospazio piemontese è Leonardo vanta, in tutto, tre presenze importanti a Torino, Caselle e Cameri, nel Novarese.
Su territorio italiano, il Gruppo sviluppa ricavi per 9,5 miliardi, impiegando oltre 31mila addetti. Ogni euro investito ne genera quasi altri due. "Abbiamo un tesoro di competenze e capacità, oltre a cento anni di storia - dice Marco Zoff, responsabile della Divisione velivoli di Leonardo - Il mondo è spietatamente darwiniano: dobbiamo essere rapidi e stare al passo. Ma siamo felici di portare il nostro contributo qui a Torino, dove portiamo anche un po' di bellezza".
Thales Alenia space sposa Torino
"Negli ultimi anni c'è stata una forte accelerazione - dice Massimo Claudio Comparini, ceo di Thales Alenia Space Italia - e si sta formando una vera e propria Space economy. A Torino stiamo costruendo la prima stazione spaziale che sarà in orbita cislunare, senza dimenticare le automazioni per la missione su Marte che si terrà nel 2028, dopo il recente rinvio per cause geopolitiche. La rilevanza della Città dell'aerospazio è fondamentale, in tutto questo".