“Voglio tranquillizzare i cittadini più ambientalisti: i dehors potranno essere collocati solo su zone molto circoscritte di verde, mai su prati o giardini di carattere storico, né su zone irrigate”. Così l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino risponde ai dubbi sollevati dal M5S, e da una parte della maggioranza, sul nuovo regolamento dei dehors. Lunedì il Consiglio Comunale ha dato il via libera alle norme sulle strutture esterne dei locali: tra le principali novità la possibilità di estendere l'occupazione in zone pedonali. A non convincere i pentastellati un nuovo comma del regolamento che consente di allestire dehors sugli spazi verdi.
Chiavarino: "Solo sedie e tavoli sui prati"
“Abbiamo dato seguito – spiega Chiavarino – al vademecum diventato operativo in pandemia con la giunta Appendino, che non ha prodotto situazioni di danni ad aiuole e giardini”. “Negli spazi verdi – prosegue – potranno essere collocati solo sedie, tavolini ed ombrelloni. Strutture leggere e non impattanti”. I ristoratori e baristi che vorranno organizzare uno spazio per i clienti all’ombra di alberi o sull’erba dovranno chiedere comunque il parere preventivo, che sarà vincolante, agli uffici del verde. Qualora ci fossero dei dubbi, l’ultimo via libera spetterà dalla Sovrintendenza, che ha espresso un giudizio favorevole al nuovo regolamento sui dehors. Tra le contestazioni sollevate da Russi che i prati del Valentino con Eurovision, così come piazza d’Armi con le Atp Finals, non sono mai tornati allo stato originale.
"Miglior vivibilità a contatto con il verde"
“Non è possibile – chiarisce Chiavarino – fare un paragone con questi due eventi: lì c’erano migliaia di persone. Il nuovo regolamento consente di allestire sedie e tavoli su un’area perimetrata, legata all’esercizio: mai si potranno occupare centinai di metri quadrati”. “Torino – prosegue - è una delle città più verdi d’Europa e sta esplodendo in chiave turistica: durante la pandemia abbiamo scoperto il piacere e la bellezza di vivere la città all’aria aperta. Abbiamo studiato un regolamento che ci consente una miglior vivibilità, a contatti con il verde”. “Il privato ha l’obbligo del ripristino dell’erba al termine dell’occupazione, ma anche durante se riscontrassimo dei danni. Come Città vigileremo ed eventualmente faremo multe” conclude l’assessore al Commercio.