Dopo la vicenda del neonato morto a Roma soffocato per errore dalla madre, in molti ospedali torinesi, dal Sant'Anna al Mauriziano, i papà papà tornano in reparto accanto alle neo mamme. Ma non in tutte le strutture dell'Asl To5 questo è possibile.
Le differenze tra Chieri e Moncalieri
Mentre a Chieri i papà ed i nonni tornano possono tornare in ospedale accanto alle madri, al Santa Croce questa opportunità è stata rinviata a data da destinarsi. Il reparto di Ginecologia ed Ostetricia del nosocomio di Moncalieri presenta una carenza di spazi che obbliga i papà ad essere presenti solo durante il travaglio e il parto. Il tutto complice il maggior numero di nascite che si registrano a Moncalieri e i cronici, strutturali problemi che si trascina da tempo il Santa Croce rispetto all'ospedale Maggiore di Chieri.
Come funziona all'ospedale Maggiore
A Chieri dalle ore 8 alle 14 è permessa la presenza di un solo accompagnatore in quanto in questa fascia si effettuano attività legate all’assistenza ordinaria e chirurgica. Dalle 14 alle 21, invece, è sempre consentita la presenza di un accompagnatore con la possibilità di alternarsi ad altro accompagnatore al fine di offrire un supporto continuativo alla madre e al neonato, mentre di notte, dalle 21 alle 8, è consentita la permanenza in reparto di un accompagnatore qualora la donna ne faccia esplicita richiesta.
Insomma, un segnale di ripresa verso la normalità nelle strutture, che al momento esclude però il Santa Croce. E che rende indispensabile portare a termine l'infinita querelle sul futuro ospedale unico, con la scelta definitiva del sito di costruzione.