Attualità - 21 gennaio 2023, 17:13

La Juve reagisce al -15. Ferrero: "Un'ingiustizia. Ma risponderemo in tribunale e sul campo"

Così il neo presidente in un incontro con squadra e tecnico. Allegri: "Ho rifatto i conti per la Champions". Ma la manovra stipendi e l'inchiesta della magistratura ordinaria potrebbero portare nuovi guai

foto di archivio

La Juve reagisce al -15. Ferrero: "Risponderemo in tribunale e sul campo"

Il giorno dopo la batosta del -15, che ha fatto sprofondare la Juve a metà classifica, dopo la sentenza della Corte federale sulla vicenda plusvalenze, la Juve reagisce almeno a parole. E con uno slogan simile a quello che tanto piaceva al compianto Luca Vialli ("quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare"), la società bianconera si dice pronta a dare battaglia, piegata ma non vinta da una sentenza che il neo presidente Gianluca Ferrero ha definito "profondamente ingiusta".

L'incontro di Ferrero e Scanavino con la squadra

Intanto il capitano Leonardo Bonucci ha suonato la carica sui social postando, dopo il messaggio di ieri sera, un eloquente: "La Juventus è come un drago a sette teste. Gliene tagli una e ne spunta un'altra. Non molla mai. E la sua forza è nell'ambiente". Nel pomeriggio di oggi, attorno alle 14.30, il presidente Ferrero e l'ad Maurizio Scanavino si sono recati alla Continassa per dare la carica alla squadra alla vigilia della delicatissima sfida contro l'Atalanta dell'ex Gasperini

Poche ma sentite le parole usate dai dirigenti nel loro incontro con giocatori e staff tecnico: “Di fronte all’ingiustizia bisogna essere compatti e fare ognuno il proprio mestiere. Noi difendendo il Club nelle opportune sedi e voi sul campo facendo punti. Oggi più che mai voi rappresentate milioni di tifosi in tutto il mondo” è stato il senso dell'appello rivolto alla squadra.

"Risponderemo in tribunale e sul campo"

Non a casa, nel giorno del suo insediamento, Ferrero aveva già spiegato come si sarebbe mossa la società: “Abbiamo sempre rispettato e sempre rispetteremo tutti coloro che sono chiamati a giudicarci, quello che vogliamo è uguale rispetto per noi e per la nostra squadra”.

Il tecnico bianconero Max Allegri, già prima dell'incontro con i vertici societari, aveva invitato i giocatori a non mollare, dicendo di "aver rifatto i conti per la Champions", a dimostrare che crede ancora nell'obiettivo, malgrado la pesante penalizzazione. "Ci attende una gara importante, dobbiamo chiudere l'andata nel migliore dei modi: dobbiamo ricompattarci ancora di più e lavorare con profilo basso. Dobbiamo solo pensare al campo".

L'invito, insomma, è quello a pensare solo alle cose di campo: "Le vicende giudiziarie riguardano la società ed è stato annunciato che si farà ricorso, noi nel girone di ritorno proveremo a scalare le posizioni piano piano".

Altri guai in vista da manovra stipendi e processo Prisma

In attesa delle motivazioni della sentenza di ieri (attese entro la fine del mese) e con la certa prospettiva di un ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, per la Juve si annunciano altri giorni difficili. Gli inquirenti, infatti, stanno indagando anche sulla famigerata 'manovra taglia stipendi' varata durante il lockdown (che comprende anche scritture private e le carte di un accordo segreto con CR7 per pagare ugualmente tre delle quattro mensilità posticipate durante il Covid, ndr), che in caso di colpevolezza potrebbe produrre una ulteriore richiesta di penalizzazione.

E all'orizzonte si intravede già l'udienza preliminare del prossimo 27 marzo, per l'inchiesta Prima, con nuovi guai che potrebbero arrivare anche dal fronte della magistratura ordinaria.

Massimo De Marzi

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