Un importante pezzo di patrimonio culturale viene finalmente restituito a Torino: si tratta del Casotto del custode, conosciuto anche come “Villino Chiesa”, che da anni assolve alla funzione di centralino della Clinica Fornaca di Sessant, in corso Vittorio Emanuele II 91.
Si è infatti da poco concluso il restauro conservativo della costruzione - progettata dall’architetto Carlo Ceppi negli ultimi anni del XIX secolo in stile eclettico con motivi rinascimentali e suggestioni tardomedievali - che ha riportato alla luce alcuni valori artistici di pregio.
Il restauro
L’esterno è stato riportato così com’era in origine, le facciate e il sottoportico hanno visto recuperare le decorazioni a graffito e i giochi di colore originari.
L’interno del Casotto del custode è stato completamente rifatto grazie ad un progetto di design affidato allo studio “FTA” (Filippo Taidelli Architetto) di Milano.
La storia di Ceppi
L'architetto Ceppi ha progettato importanti altre opere in città, dalla facciata di Porta Nuova alla Fontana dei Dodici Mesi all’interno del Valentino. A commissionare il progetto fu il proprietario della Villa, il senatore Michele Chiesa, al tempo tra i maggiori industriali del Piemonte: banchiere e consigliere nella sede torinese della Banca nazionale italiana che venne nominato Senatore del Regno il 14 giugno del 1900.
Dopo la morte del senatore Chiesa, la Villa passò a un’altra famiglia fino al 1948, quando Donna Maria Lobetti Bodoni Fornaca di Sessant acquistò l’immobile in onore del fratello, professor Luigi.