Attualità - 12 agosto 2022, 17:31

Parco Europa: la Circoscrizione 8 "sogna" il ritorno di una funivia turistica

Ipotizzato un sistema "va e vieni" con quattro possibili percorsi, il progetto presentato in Commissione, sarà discusso poi in Consiglio

La vecchia Ovovia di Italia '61

La vecchia Ovovia di Italia '61

La Funivia del Parco Europa di nuovo in servizio? Potrebbe essere un progetto diventa realtà quello che è stato ipotizzato e presentato nella scorsa Commissione della Circoscrizione 8.

Uno studio preliminare elaborato dal consigliere Roberto Passadori insieme al Comitato Parco Europa Vivo. "Sull'esempio di città come Barcellona, Madrid, Grenoble, Bolzano, Berlino, Lisbona, Ankara, che dispongono di funivie per raggiungere luoghi panoramici, sarebbe importante ricreare questa attrazione turistica che potrebbe rilanciare il Parco Europa" spiega il consigliere.  

Una struttura ecologica che da un lato potrebbe rappresentare un'attrazione per i turisti, ma anche decongestionare il traffico in zona Cavoretto. 

 

Le ipotesi 

Diverse le soluzioni disponibili. Una di queste vedrebbe un gruppo di 2 o 3 cabine che trasportano da 10 a 15 persone che salgono alternate in pochi minuti con un sistema di "va e vieni". Ciascuna sarebbe dotata di posto bici, ancorate fisse al cavo, che salgono a velocità fino a 6 mt/sec, mentre altrettante scendono. 

"La capacità di trasporto - spiega Passadori - non è molto elevata, si arriverebbe dalle 200 alle 300 persone/ora circa. Si ha il vantaggio dell’economicità e della semplicità di utilizzo oltre ad avere un consumo minimo di energia. Il costo di questo impianto si aggira sui 4-5 milioni di euro, una cifra importante, ma sostenibile".

Quattro percorsi 

Sono ipotizzati quattro i possibili percorsi individuati all'interno del progetto, i primi tre con partenza dalla vecchia stazione, mentre il quarto dall'ingresso del Parco.

Il primo percorso è quello originale da circa 800 metri, termina nel parco Millefonti. Il secondo, più lungo (1.090 mt), segue una traiettoria simile e arriva al parcheggio della SAA e al Palavela. Il terzo, il più breve da 780 metri, termina accanto al Museo dell’Automobile con partenza da piazzale Ceirano. Infine, il quarto parte dalla curva all’ingresso del Parco Europa e termina in piazza Polonia, fronte al Regina Margherita, per una lunghezza di circa 800 metri.

Quale che sia il percorso, l'idea è quella di affiancarlo a uno shuttle bus a chiamata con percorso fisso e guida autonoma, che permetterebbe anche il collegamento con la metro fermata Spezia e gli ospedali. 

"I percorsi devono essere brevi, terminare a valle il più vicino possibile ad una stazione metro e sorvolare poche case, meglio se singole. Questo perché occorre ottenere le autorizzazioni che spesso si ottengono con compensazioni".

 

La storia della Funivia

Realizzata in occasione del primo centenario dell’unità d’Italia, quando il capoluogo piemontese ospitò l’Esposizione Internazionale del Lavoro – Torino 1961, la cosiddetta Ovovia conduceva al colle di Cavoretto, sormontando il fiume Po.

Sessantuno piccole cabine di forma ovoidale e dai colori sgargianti (rosso, blu, giallo) partivano dalla stazione vicina ai padiglioni della “Mostra delle Regioni” e arrivavano al colle di Cavoretto, nel Parco Europa, passando sul fiume e percorrendo, scorrendo su un cavo a 10 metri di altezza, 871 metri con un dislivello di 120 metri. Il funzionamento era garantito da un motore elettrico che dava agli “ovetti” la possibilità di raggiungere la velocità di 3 m/s.

L’Ovovia poteva trasportare circa 700 passeggeri all’ora in ogni direzione che potevano “viaggiare” nel cielo di Torino al prezzo di 100 lire.

Oggi di questa grande intuizione rimangono le due stazioni: quella a valle, che per alcuni anni è stata usata come bar/pizzeria, ma oggi in cattive condizioni, e quella nel Parco Europa di Cavoretto, ridotta ad un rudere. In tanti in passato avevano già ipotizzato la possibilità di riattivare il percorso dell'Ovovia. 

"Un sogno? Forse, ma le realizzazioni importanti partono sempre da sogni e questo periodo è l’unico, con importanti finanziamenti disponibili, nel quale è possibile dotare Torino di una struttura di grande attrazione turistica, che valorizzerebbe la città, il Parco e Cavoretto" conclude Passadori. La proposta ora passerà in Consiglio. Chissà che non sia la svolta.

Chiara Gallo

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