Moncalieri - 06 luglio 2021, 12:50

Successo di pubblico e di eleganza, la quinta edizione di Rose al Castello richiama a Moncalieri migliaia di persone

L'assessore alla Cultura Laura Pompeo: "Risultato oltre le aspettative"

Laura Pompeo e Paolo Montagna

Successo di pubblico e di eleganza, la quinta edizione di Rose al Castello richiama a Moncalieri migliaia di persone

Un Giardino vestito a festa ha accolto una delle edizioni di Rose al Castello più piacevoli e riuscite nella storia della manifestazione: in due giorni molte migliaia di persone hanno varcato i cancelli del luogo più amato dalla Principessa Maria Letizia, ultima inquilina di sangue reale del Castello di Moncalieri.

Quindici i vivaisti presenti con i loro stand, tra i quali diverse aziende che proponevano i più vari prodotti derivati dalla trasformazione della rosa. Un colpo d’occhio incantevole, premiato da un flusso di pubblico sostenuto fin dalle prime ore di apertura sabato, attratto in particolare dal curatissimo e variegato programma di eventi inseriti nella manifestazione, oltre che dalla concomitante apertura al pubblico degli appartamenti reali del Castello, finalmente di nuovo visitabili dopo uno stop durato alcuni mesi.

Particolarmente apprezzati, tra gli intermezzi rivolti alle famiglie, i due spettacoli portati in scena dalla Compagnia Marionette Grilli (sia sabato che domenica). Diversi gli eventi che hanno arricchito il programma, tra cui si segnala il momento iniziale al mattino del sabato, dedicato a presentare il libro I dubbi del giardiniere. Storie di slow gardening di Paolo Pejrone, con al tavolo dei relatori, tra gli altri, Anna Peyron insieme a Maria Luisa Cosso e Paola Eynard della Fondazione Cosso/Castello di Miradolo.  E ancora: i molti momenti musicali e di danza, le presentazioni di libri, attività laboratoriali per famiglie, incontri, oltre a 5 mostre tematiche. Un mix che fà da sempre la fortuna e il successo di una manifestazione sempre più apprezzata e conosciuta ben oltre i confini locali.

Un evento che ha come modello principale il glorioso Premio della Rosa d’Oro, il concorso internazionale che da ben 70 anni si celebra sulle alture del Beutig a Baden-Baden, città gemellata con Moncalieri. La stessa città da cui proviene il membro della giuria del Premio Nathalie Dautel.

Madrina della manifestazione è stata la vivaista ed esperta di rose antiche Anna Peyron. Un risultato che ha reso soddisfatta l’Assessore alla Cultura Laura Pompeo: "Non posso che ringraziare gli espositori arrivati da diverse regioni con i loro prodotti di qualità altissima, i coltivatori di fiori rari e preziosi, i relatori, gli artisti, gli operatori dei laboratori, gli artigiani e naturalmente i visitatori, che ci hanno confermato la stima e la fiducia che ripongono in noi e nella nostra proposta culturale”.

L'auspicio per il 2022 è che la pandemia sia definitivamente alle spalle, così da poter tornare alla consueta data del primo weekend di giugno.

Massimo De Marzi

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