Eventi - 03 novembre 2020, 12:50

Si chiude Bottom Up!: il festival disegna una nuova mappa di connessioni e comunità urbane

A Torino nasce un nuovo modello di rigenerazione urbana. Successo dell’esperimento durato un anno che ha coinvolto 12 gruppi di progetto in tutte le Circoscrizioni

Si chiude Bottom Up!: il festival disegna una nuova mappa di connessioni e comunità urbane

Si conclude oggi Bottom Up! Quando la città si trasforma dal basso, il nuovo festival di architettura di Torino, promosso da Fondazione per l’architettura / Torino e Ordine degli Architetti di Torino, nato per ridisegnare spazi e luoghi della città.

In un anno difficile caratterizzato dalla pandemia, i risultati della prima edizione del festival di architettura e rigenerazione urbana, a cura di Stefano Mirti e Maurizio Cilli, rappresentano il successo dell’esperimento del modello di rigenerazione urbana dal basso.

Alcuni dati

12 progetti

120.000 euro l’importo complessivo delle campagne di crowdfunding

62.000 euro l’importo raccolto

Pari a circa il 50% del totale

Con circa 750 donatori coinvolti

Più di 5.000 euro la media del raccolto per progetto

I 12 progetti di Bottom Up! intendono dare nuova vita a siti sottoutilizzati, da riconvertire o a cui dare nuova identità, da Barriera di Milano, passando per Aurora, il centro, San Salvario, Mirafiori, altre circoscrizioni. Il festival rappresenta un modello esportabile, che potrebbe essere applicato ad altre città italiane ed estere.  Un modello inclusivo, fatto di storie, quartieri e comunità, perché la città è una comunità: costruendo la città, l’architettura fortifica la comunità.

Sono quattro progetti che oggi raggiungono il goal previsto dal crowdfunding, grazie anche alle donazioni speciali ad opera di istituzioni e privati: Miraorti, il progetto per la riqualificazione dal basso della più grande area cittadina caratterizzata da usi illegali: gli orti abusivi a Mirafiori sud. Il progetto ha l’obiettivo di restituire al quartiere 6 ettari di verde pubblico mantenendo la loro vocazione agricola. Ortolani e volontari saranno impegnati nella realizzazione di un grande parco di orti urbani, attraverso un processo partecipativo, e potranno sperimentare nuove forme di agricoltura urbana e inclusione sociale. Il progetto prevede anche l’analisi del suolo per verificare eventuali problemi di inquinamento e l’esame di diversi modelli di gestione (associativo, impresa sociale, etc.).

Wall Coming, invece, vedrà la costruzione di un nuovo spazio pubblico, un teatro all’interno del Ferrante Aporti, il carcere minorile di Torino. Sarà uno spazio multifunzionale, gestito direttamente dai ragazzi ristretti, minori e giovani adulti. Un luogo che ospiterà, da un lato, attività di aggregazione e laboratori multidisciplinari per i ragazzi; dall’altro, sarà aperto al quartiere e alla città, con pizzeria e spazio performativo dedicato a rassegne culturali e teatrali.

Cortile Mondo risponde al desiderio collettivo della comunità della scuola d'infanzia comunale Marc Chagall di mantenere un frammento di natura e di poter ampliare all'esterno pratiche di didattica innovativa già praticate negli spazi interni della scuola. La sfida è trasformare in opportunità un'area verde scolastica, farla divenire spazio pubblico, luogo desiderabile e spazio d'integrazione e confronto tra culture differenti.

Forno sociale SPIGA Il progetto intende dare vita a un forno comunitario in Barriera di Milano (Orti del Boschetto via Petrella); rappresenta la risposta al desiderio di vivere l’atto della panificazione come momento di integrazione e messa a sistema di risorse fisiche, culturali, sociali, ambientali, secondo i principi dell’economia circolare. per la costruzione di una GENERAZIONE ARTIGIANA.

“Con Bottom Up! abbiamo raggiunto un risultato importante, nonostante il momento storico delicato, per connettere diverse realtà e persone attraverso l’architettura e la progettazione. Abbiamo scelto di partire dal basso per la rigenerazione di un tessuto urbano in fase di trasformazione, la partecipazione si è sviluppata attraverso l’ideazione dei progetti e il loro sostegno con il crowdfunding.” dichiara Alessandra Siviero, presidente della Fondazione per l’architettura / Torino e aggiunge che “È stata la prima edizione di un esperimento urbano di condivisione e sostenibilità che crediamo favorisca la vita dei quartieri della città per disegnare futuro e costruire spazi di felicità pubblica”.  

In Europa, in città come Londra, Lione, Liverpool, Manchester, Rotterdam, il crowdfunding è un grande accelleratore di business urbano e sociale. Il festival Bottom Up!, oltre a essere un esperimento per la progettazione di innovazione sociale, è un esempio di come per la rigenerazione delle città esistano due soli strumenti validi: la collaborazione pubblico- privato e, appunto, il crowdfunding. Mi auguro che a Torino, come in altre città in Italia,  questo metodo venga adottato per dare nuova vita e funzione a tanti spazi pubblici dismessi, auspicabilmente prevedendone l’utilizzo nel quadro della nuova Legge sull’Architettura e/o  nella revisione della Legge Urbanistica attuale (che risale al 1942) perché possa essere inserito dentro percorsi normativi statali e regionali per il recupero e il riuso del patrimonio dismesso esistente” commenta Massimo Giuntoli, Presidente OAT- Ordine degli Architetti Torino.

“Gli esiti delle campagne di crowdfunding non sono il solo successo del festival Bottom UP!. Un risultato importante è il successo di un percorso molto articolato e di valore in termini di formazione, di rafforzamento delle comunità cittadine e di apertura di opportunità che il festival ha generato.” dichiara Eleonora Gerbotto, direttore della Fondazione per l’architettura / Torino e aggiunge “Se il successo di una trasformazione dal basso si misura dalla forza e dalla coesione della comunità di riferimento, allora Bottom UP! è stato un successo perché le comunità ingaggiate sono state talmente coese da resistere ad un lungo ed incerto anno di attività e progettazione. Il rischio era il loro sfilacciamento. Così non è stato.”

Le campagne si concludono oggi, ma per i restanti otto progetti rimane aperta la possibilità di raccogliere ancora contributi nella scia dei contatti e delle relazioni avviate in questi mesi di lavoro. Gli esiti finali probabilmente vedranno una raccolta in grado di avviare almeno sei progetti. Per tutti restano valide le azioni di accompagnamento e monitoraggio che la Fondazione per l’architettura farà nei prossimi mesi.

Risorgimento Social Club prevede la restituzione al quartiere Barriera di Milano della tettoia della storica bocciofila ANPI. 28. Lo spazio di mezzo interviene nella creazione di un nuovo luogo di scambio culturale sino-italiano nella Circoscrizione 4, Ruota di Scarto, la creazione di una cucina mobile per ridurre lo spreco alimentare in grado di recuperare, trasformare e distribuire le eccedenze della filiera alimentare del contesto torinese, con una riappropriazione serale delle piazze adibite a mercato. Pietra Alta vuole realizzare un “salotto di quartiere, giardino culturale e arena a cielo aperto” in via Cavagnolo, sede anche del Piccolo Cinema dei fratelli De Serio. Mentre con Stiamo Freschi! 10X10 a San Salvario si vuole intervenire per la realizzazione di un’area verde e di ombra all’interno di uno spazio di 600 mq, cortile della Casa del Quartiere, luogo di aggregazione urbano. Nel quartiere Aurora. Nella Circoscrizione 3 Hear Me, il primo progetto pilota di “riabilitazione urbana” intende rendere un giardino pubblico spazio di riabilitazione psichica e sociale attraverso l’ascolto. Convi, nel quartiere Villaretto, è impegnato nella realizzazione di una nuova Casa del Quartiere, Corti.lì vuole restituire alla collettività due grandi cortili alberati in pieno centro a Torino, cortili attorno a cui gravitano servizi educativi, intrattenimento e cultura. 

Per approfondire il racconto delle iniziative, le campagne sono visionabili collegandosi al sito del festival crowdfunding.bottomuptorino.it. I goal da raggiungere vanno dai 5 mila ai 25 mila euro e i contributi possono essere da minimi a più importanti, con ricompense speciali per coloro che scelgono di sostenerli.

www.bottomuptorino.it | #bottomuptorino Facebook @bottomuptorino | Instagram @bottomuptorino

comunicato stampa

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