"Non delusi ma furiosi". È questo il cartello di benvenuto collocato all'ingresso della sala polivalente di via Leoncavallo 23, dove nel pomeriggio si è svolto un animato incontro con un ottantina di persone promosso da Assemblea 21 "perchè con Appendino il cambiamento è stato solo in peggio".
Ad aderire all'iniziativa i sindacati di base, comitati, associazioni e realtà - da acqua pubblica a rifiuti zero, dai No Tav ai centri sociali - chevavevano contribuito a far eleggere la sindaca Chiara Appendino. E a distanza di tre anni rivendicano con forza una serie di promesse mancate, a partire da una delle stelle simbolo del M5S: l'acqua pubblica. Un anno fa la maggioranza pentastellata ha approvato in Sala Rossa, a prima firma di Daniela Albano, un atto per la trasformazione di Smat in azienda consortile, ma "stanno temporeggiando". La maggior parte poi rinfaccia ai grillini l'alleanza a livello nazionale con la Lega.
Ad aprire il dibattito Andrea Guazzotto dei Cub. "Non vogliamo fondare - ha detto - un nuovo partito: siamo quelli che abbiamo costruito un movimento in città, anche durante le giunte precedenti. Continuiamo ad essere qui e cercare risposte chiare".
A prendere la parola l'avvocato Gianluca Vitale, che ha duramente attaccato Chiara Appendino. "Non si può tollerare una sindaca - ha detto - che stappa la bottiglia champagne nel momento in cui viene sgomberato l'Asilo, oppure l'applauso alle forze dell'ordine quando il 1° maggio vengono caricate a freddo delle persone. Alla faccia di chi ha detto votiamo Appendino per cambiare: coloro che tirano i fili dei burattini sono gli stessi di anni fa" ha concluso l'avvocato.
Ad intervenire Cosimo Scarinzi della Cub e le educatrici precarie dei nidi di Torino, che hanno ribadito la necessità di stabilizzazione, promessa in campagna elettorale dai 5 Stelle. Ad intervenire anche l'ex grillina, ora capogruppo comunale di demA Deborah Montalbano, che ha attaccato "la maggioranza fa solo il curatore fallimentare". "La vera salute di uno Stato e Comune si evince dalla qualità della vita che si riesce a garantire alle fasce più deboli" ha concluso la consigliera di minoranza.
Dopo oltre due ore di discussione i partecipanti hanno poi preparato e sottoscritto un documento finale, con l'obiettivo di dare vita a nuove assemblee e mobilitazioni. "Diamo appuntamento - scrivono - per una manifestazione pubblica per domenica 9 giugno".