Il sole ha abbracciato la città della Mole in occasione della Torino Half Marathon. L’edizione 2018 della mezza del capoluogo piemontese, con partenza da Rivoli alle 10 e passaggio anche attraverso Collegno, ha visto finire sul gradino più alto del podio - manco a dirlo - il Kenia, grazie ai due atleti della run2gheter Charles Karanja Kamau e Viola Jelagat, protagonisti assoluti della corsa.
Entrambi sono arrivati in una Piazza Castello spettacolare, con il pubblico delle grandi occasioni. E grande occasione è stata, soprattutto per la performance di Kamau, che ha fermato il cronometro a 1:00:47, nuovo record della manifestazione declinata al maschile.
Jelagat, fresca medaglia d’oro e di bronzo, la prima a squadre la seconda individuale, al Mondiale di corsa in montagna, ha tagliato il traguardo dopo 1:12:00, rispondendo alla grande alla rimonta della connazionale e compagna di squadra Caroline Cherono.
Per Charles Karanja Kamau è stata una “prima col botto”. All’esordio sulla distanza, il keniano ha aumentato il ritmo all’undicesimo chilometro lasciando poche possibilità di replica agli avversari, soprattutto a Maritim e Mburugu, che fino a quel momento gli erano stati al passo. Al quinto km sono passati dopo 14’26”, al decimo km dopo 28’36” e al quindicesimo km dopo 42’58”.
L’atleta della run2gheter, che a Torino era salito sul terzo gradino del podio il 14 aprile scorso alla TuttaDritta, la 10 km primaverile firmata da Team Marathon, ha tagliato la finish line in Piazza Castello nel tempo di 1:00:47, facendo segnare il nuovo record del percorso.
Secondo è giunto il keniano e compagno di squadra del mattatore della giornata Philimon Kipkorir Maritim (1:01:24); terzo il portacolori dell’Atletica Saluzzo Sammy Kipngetich (1:02:22), che ha completato un podio tutto keniano.
Sesto il primo italiano, Giovanni Gualdi (Corrintime) in 1:07:15, che ha commentato, sorridendo, la sua gara: «È sempre un piacere tornare a Torino (si è laureato, proprio nel capoluogo piemontese, campione italiano di maratona nel 2011), è un percorso bello e straveloce, ma per correre su un percorso così veloce, bisogna avere gambe altrettanto veloci».
Tra le donne, invece, Viola Jelagat (run2gheter) ha costruito la sua vittoria chilometro dopo chilometro, sempre in testa. Da prima tallonata da un gruppetto di altre tre atlete composto dalle connazionali Caroline Cherono (run2gheter) e Vivian Jerop Kemboi (Atl. Saluzzo), oltre all’etiope Addisalem Belay Tegegn (Atl. Brugnera), ha timbrato il passaggio al 5° e al 10 km rispettivamente in 16’32” e 33’11”.
Al 20° km Jelagat si è portata a 20 secondi dalle dirette avversarie, ancora insieme. L’unica a rispondere al suo attacco è stata Cherono, che al 19° km si è portata a 9 secondi dalla battistrada.
Jelagat ha tagliato il traguardo dopo 1:12:00, davanti a Cherono (1:12:08) e Tegegn (1:12:33).
Prima italiana in classifica la torinese Giorgia Murdolo (Podistica Torino) in 1:22:41.