Politica - 02 ottobre 2018, 19:37

Sulle Olimpiadi botta e risposta tra le forze politiche, dopo l'intervento del Governatore Chiamparino

Il gruppo regionale del M5S: "Evento da organizzare non a qualunque costo". Gancia (Lega): "Rilanciamo la candidatura a tre". Batzella (MLI): "Basta beghe politiche"

Sulle Olimpiadi botta e risposta tra le forze politiche, dopo l'intervento del Governatore Chiamparino

"Olimpiadi non a qualunque costo. Abbiamo sempre tenuto questa linea ed a maggior ragione la confermiamo oggi. Torino ed il Piemonte non possono e non debbono essere la periferia povera di Milano e della Lombardia", sostiene il gruppo del M5S Piemonte, dopo l'intervento di oggi pomeriggio del Governatore Chiamparino durante il Consiglio regionale.

"Se la Città di Milano, a guida PD, vuole un ruolo predominante a noi non può andare bene. Invece Chiamparino ed i suoi compagni di partito sono stati ben zitti di fronte all'ennesimo tentativo di scippo (che segue di pochi mesi quello del Salone del Libro). Come se non bastasse la Giunta regionale sta facendo di tutto per regalare alla Lombardia anche l'intera provincia del VCO. Caso unico nella storia del Piemonte che rischia di rimpicciolirsi geograficamente. La subalternità dell'intero PD nei confronti di Milano è imbarazzante e non riguarda solo la vicenda Olimpiadi". 

"Queste olimpiadi rischiavano di essere un salto nel buio, una vetrina per altre città, l'ennesima voragine nei nostri conti pubblici ed un'ulteriore ferita per il territorio... allora è meglio non farne niente. Non siamo disposti ad assistere ad un nuovo tracollo delle casse pubbliche, come avvenuto nel 2006 ad opera di Chiamparino. L'interesse di questa Giunta nei confronti del mondo dello Sport è stato ben rappresentato in occasione del Mondiale di Pallavolo svoltosi a Torino. Da Palazzo Lascaris non è arrivato un centesimo per la manifestazione, troppo poco cemento per attirare l'attenzione del PD? Zero euro per la pallavolo ma olimpiadi invernali a qualunque costo e in qualsiasi condizioni finanziarie. Questo è il modello PD, non certo il nostro".

"Torino non può certo permettersi una giunta caratterizzata da un livello così grave di incompetenza. Appendino, per fare davvero il bene della Città, dovrebbe dimettersi subito. L'80% dei torinesi era, ed è ancora, a favore delle olimpiadi, ma l'amministrazione non ne ha tenuto minimamente conto": così Gianna Gancia, capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale, nel corso del dibattito sui giochi invernali del 2026.

"L'essere incluso o escluso dalla candidatura non può essere ricondotto soltanto al fatto di avere un governo amico o nemico. La grinta, oggi, la devono tirare fuori tutti i piemontesi, a iniziare da quelli presenti in quest'aula. Chiamparino - conclude Gancia - si faccia portavoce di tutte le forze territoriali e, se esiste ancora una speranza, si batta per rilanciare una candidatura a tre, con Sestriere e i Comuni olimpici al posto del capoluogo. Il Piemonte rischia davvero di restare fuori da tutti i giochi, non solo quelli invernali".

“Se la politica continua a litigare, come ha fatto finora, sul tema delle Olimpiadi, non sarà più credibile agli occhi dei cittadini, che hanno sicuramente altre priorità. Su questo tema tutte le istituzioni coinvolte hanno detto tutto e il contrario di tutto, mancando di coerenza e serietà. Ho sempre detto di essere contraria alla candidatura di Torino alle Olimpiadi del 2026 e lo ribadisco ancora: credo che sia necessario indirizzare le risorse altrove, favorendo, ad esempio, politiche del turismo capaci davvero di portare ricadute importanti sul territorio”. Così la consigliera regionale di Movimento Libero Indipendente, Stefania Batzella, intervenendo oggi in Aula dopo l’informativa del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, sulla mancata candidatura di Torino ai Giochi del 2026.

“Per favorire il turismo in montagna, per valorizzare quei territori – aggiunge Batzella - non bastano i grandi eventi, ma servono politiche continuative, capaci di creare un sistema in grado di reggersi in piedi anche senza Olimpiadi. In mancanza di una programmazione seria e sul lungo periodo si rischia di replicare quanto accaduto dopo Torino 2006, con grandi strutture inutilizzate e poca ricaduta positiva nei nostri territori montani”.

“Lavoro, sanità, povertà, scuola, emergenze abitative: sono questi i veri problemi dei cittadini – conclude Batzella – non certo la bagarre politica sui Giochi olimpici”.

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU