Al Primo Liceo Artistico, in zona Vanchiglietta, buona parte dei maturandi sembra aver trovato un ottimo mezzo di espressione nella prima prova dell’esame.
Diversi, infatti, hanno scelto l’analisi del testo, con “Il giardino dei Finzi-Contini” di Giorgio Bassani, capolavoro della letteratura italiana che risulta essere sempre di estrema attualità. “Ho analizzato questo conflitto – ha spiegato Filippo – che ho ritenuto senza fondamento, perché la violenza contro gli ebrei non ha basi nella storia ed è inutile, basata su concetti astratti. È un tema che non ho trovato particolarmente difficile”.
“Anche io ho scelto la tipologia A, cioè l’analisi del testo – ha aggiunto Lorenzo –. Non l’ho trovato difficile. La mia conclusione personale, come richiesto alla fine, è che si tratta di un avvenimento che c’è stato e non si deve più ripetere. Per farlo serve un’apertura mentale più ampia rispetto a quella che c’era al tempo”.
Gabriele, invece, ha scelto l’ambito socio-economico. “In particolare la creatività – ha raccontato – e i suoi vari aspetti lavorativi, a livello aziendale. È una prova che non ho trovato particolarmente difficile perché ci sono state esercitazioni in classe durante l’anno, i professori ci hanno preparato abbastanza bene”.
“Io ho scelto il saggio breve – ha spiegato Margherita – per la traccia artistico-letteraria, dove ho parlato della solitudine. Per me è stata difficile, anche perché all’inizio ero orientata sull’analisi del testo, ma credevo ci fosse una poesia, quindi poi ho cambiato idea”.