E’ stata una delle grandi bandiere della Juventus, alla quale è stato legato per 16 anni, 13 come giocatore e 3 come assistente di Giovanni Trapattoni. Sergio Brio ora si racconta in un libro - “5ergio Brio, l’ultimo stopper” (Grauseditore) - che viene presentato domenica 21 maggio, al Salone Internazionale del Libro di Torino. Il ricavato delle vendite è destinato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Brio sarà presente alle 12 alla presentazione della Partita del Cuore nell’ Arena Piemonte (Padiglione 3) e successivamente nello stand della Fondazione (Padiglione 1, spazio E 54). Nella biografia, scritta da Luigia Casertano, si ripercorre la sua storia sportiva: quella di un ragazzo del Sud che diventa uno dei protagonisti del calcio italiano. Con i bianconeri, di cui fu anche capitano, ha disputato 379 partite, realizzando 24 gol. Ha conquistato 4 scudetti e tutte e cinque le competizioni UEFA, divenendo uno dei nove calciatori al mondo a vincere tutte le manifestazioni calcistiche confederali all’epoca vigenti. Nel 2011 è stato omaggiato dalla Juventus di una stella celebrativa nella Walk of Fame bianconera allo Stadium di Torino.
Giampiero Boniperti, il presidente della Juventus che lo ingaggiò, nella prefazione lo definisce: “Generoso, coraggioso, caparbio, duro in campo nei limiti della correttezza. A me piacevano quei giocatori che non tiravano mai indietro il piede, così doveva essere un difensore che si faccia rispettare. E lui lo era”.
A Brio va la riconoscenza della Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, Allegra Agnelli: “Grazie a Sergio, che ha deciso di destinare il ricavato di questo libro alla Fondazione, e grazie a Voi che, acquistandolo e continuando a darci fiducia, contribuite in modo fondamentale alla crescita dell’ Istituto di Candiolo”.