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Sanità | 29 aprile 2025, 12:56

Città della Salute, la petizione del Nursing Up raccoglie 820 firme in meno di 24 ore

Il Nursind, invece, rilancia l'allarme infermieri in Piemonte

Il Nursind rilancia l'allarme infermieri in Piemonte

Il Nursind rilancia l'allarme infermieri in Piemonte

820 firme raccolte in 24 ore. 6 milioni di euro accantonati ma inutilizzati. 4 anni di attesa senza risposte. Sono questi i numeri che parlano chiaro e che riassumono il malcontento crescente tra i lavoratori della salute.
Ieri, 28 aprile 2025, il sindacato Nursing Up ha consegnato alla Direzione Aziendale la petizione firmata da centinaia di dipendenti per chiedere l'attivazione immediata dei Differenziali Economici di Professionalità (DEP), noti anche come ex fasce economiche.

«In sole 24 ore, 820 lavoratori hanno chiesto con forza un cambiamento. Questi numeri sono la testimonianza di una frustrazione che cresce giorno dopo giorno, Una frustrazione che non può essere ignorata - dichiara Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte I 6 milioni di euro destinati ai DEP sono lì, fermi, inutilizzati, mentre i nostri colleghi non ricevono alcun incremento economico da oltre tre anni. Non chiediamo favori, ma il giusto riconoscimento per il lavoro svolto quotidianamente, un riconoscimento previsto dal contratto collettivo e che deve essere rispettato».

Secondo le stime, con i 6 milioni di euro attualmente presenti si potrebbe garantire l'avvio della procedura per almeno il 50% degli aventi diritto, in linea con quanto previsto a livello nazionale.

«La raccolta firme è una risposta decisa all'inerzia dell'Azienda, che in questi anni non ha mai aperto un tavolo di confronto nonostante le ripetute richieste del sindacato. Il nostro obiettivo è semplice: chiediamo che l'Azienda apra finalmente un tavolo di confronto serio e costruttivo per definire un piano che permetta l'assegnazione dei DEP a tutti i lavoratori aventi diritto, in tempi rapidi e con modalità trasparenti», conclude Delli Carri.

Sulla carenza di infermieri in Piemonte interviene invece il Nursind: "Premesso che la carenza di personale infermieristico è quantificabile in migliaia di unità nella nostra regione come più volte abbiamo sottolineato, i dati regionali e aziendali relativamente al piano di assunzioni straordinario, evidenziano gravi criticità che in prospettiva non potranno che peggiorare in tutte le aziende anche in virtù della curva pensionistica in rapporto alle esigue nuove entrate".

"Il dato complessivo regionale ci dice che a fronte di 674 unità di personale infermieristico che avremmo dovuto assumere in più oltre il turn over, obbiettivo previsto dal piano straordinario di assunzioni concordato il 30.06.2023, data della nascita dell’osservatorio, al 31.12.2024 ne abbiamo solo 279, la maggior parte di essi concentrati in pochissime aziende. Entrando nell’analisi del dato si evince che: Ben otto Aziende sanitarie regionali su 18 fanno segnare un grave segno meno", prosegue il sindacato.

"Non solo non hanno assunto nuove risorse ma non hanno neanche garantito il turn over e sono in progressiva e preoccupante perdita di infermieri come confermato dal raffronto dell’ultimo trimestre 2024 che certifica ulteriori consistenti perdite nella maggior parte di esse. Di queste, registriamo situazioni di estrema gravità, non che le altre lo siano meno, con punte di – 53 nella Cuneo 1 e -73 nell’ASL di Alessandria. 

Sono invece solo tre le aziende che hanno superato questo limite, il Mauriziano, l’ASl Città di Torino e l’ASL T0 3, in queste ultime due si nota un miglioramento raffrontando l’ultimo trimestre 2024. Aziende , dove peraltro si è concentrato il maggior numero di infermieri assunti su scala regionale Di fronte a questi dati sono tante le considerazioni e le analisi che si possono fare e di conseguenza azioni da mettere in campo, ed è per questo che ancora una volta sollecitiamo la regione ad un confronto generale e più specifico con le singole aziende sulla questione infermieristica", conclude la nota del Nursind.

comunicato stampa

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