Una bambina investita sulle strisce pedonali il 31 gennaio. Un totale di 253 incidenti registrati negli ultimi tre anni. E una mail accorata di un genitore, Gabriele Miglietta, che ha riacceso i riflettori su un tratto di strada che molti residenti definiscono senza mezzi termini "una trappola per pedoni e studenti". Succede in corso Grosseto, tra via Chiesa della Salute e via Fea, nel cuore di una zona scolastica che ogni giorno vede passare centinaia di bambini e ragazzi.
A rilanciare l’allarme è il presidente della Circoscrizione 5, Enrico Crescimanno, che si è rivolto direttamente al sindaco Stefano Lo Russo e agli assessori Porcedda, Foglietta e Tresso, chiedendo interventi urgenti per la sicurezza stradale. Non si tratta solo di un appello: è una richiesta formale, firmata e inviata via Pec, che elenca punto per punto tutte le criticità della zona.
"Serve un intervento immediato"
La zona è particolarmente delicata per la presenza ravvicinata di tre istituti scolastici, ma nonostante ciò, secondo quanto riportato nella nota, manca completamente una rete di protezione efficace: nessun dosso rallentatore, segnaletica poco visibile, scarsa sorveglianza negli orari di ingresso e uscita. E un flusso ciclabile pericoloso, spesso contromano e sui marciapiedi. “Sono necessari attraversamenti rialzati, maggiore vigilanza e una revisione complessiva della segnaletica e dell’illuminazione”, scrive Crescimanno. Ma non solo. La Circoscrizione chiede anche di estendere le misure previste dal Pnrr - come la pista ciclabile bidirezionale e l’attraversamento luminoso - a tutto il tratto scolastico, oggi lasciato scoperto.
La proposta: un sopralluogo
La richiesta finale è quella di un sopralluogo congiunto tra tecnici comunali, amministratori e residenti, per verificare la situazione sul posto e trovare insieme soluzioni concrete. Un metodo già sperimentato in altri quartieri torinesi, che in passato ha portato risultati tangibili. Nel frattempo, però, la sicurezza resta un’emergenza quotidiana, soprattutto per chi ogni mattina accompagna i propri figli a scuola attraversando uno dei tratti più pericolosi della città. E la paura, dopo l’incidente di gennaio, è tornata a farsi sentire. Forte.