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Cultura e spettacoli | 27 aprile 2025, 07:05

Leonardo Lidi riporta Tennessee Williams sulle scene italiane con una "gatta" ribelle e contemporanea

Dal 29 aprile al Teatro Carignano la prima nazionale di "La gatta sul tetto che scotta" in una nuova traduzione. Il regista: "Maggie è una Maria contemporanea che si ribella al presepe della tradizione"

Leonardo Lidi riporta Tennessee Williams sulle scene italiane con una "gatta" ribelle e contemporanea

Una gatta, un tetto e un fuoco che brucia sotto i piedi. Torna sulle scene italiane uno dei capolavori del teatro del Novecento, La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams, in una nuova e attesa regia firmata da Leonardo Lidi, regista residente del Teatro Stabile di Torino. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale al Teatro Carignano martedì 29 aprile e resterà in scena fino all’11 maggio, prima di partire per una tournée che toccherà Napoli e Roma.

Il testo, premiato con il Pulitzer nel 1955, è uno dei più feroci ritratti familiari della drammaturgia americana: una casa del Sud, un patriarca malato, un’eredità contesa, un matrimonio sfilacciato e un segreto che nessuno vuole affrontare. In questo contesto, la figura di Maggie, interpretata da Valentina Picello, emerge come simbolo di resistenza e desiderio, pronta a tutto pur di non cadere giù da quel tetto scottante.

Un Williams "senza filtri"

Lidi affronta il testo in una nuova traduzione di Monica Capuani, fedele alla crudezza e alla rabbia che Tennessee Williams volle imprimere alla sua seconda versione, meno edulcorata rispetto a quella portata sullo schermo da Hollywood. Il film con Paul Newman e Elizabeth Taylor, infatti, "ha tradito la natura del testo", spiega il regista, che torna al drammaturgo americano dopo aver concluso una trilogia dedicata a Čechov. "Williams – afferma Lidi – ci aiuta a guardare alla società attraverso la lente familiare. E ci mostra quanto il modello della famiglia tradizionale possa essere tossico e ipocrita".

Nel suo La gatta sul tetto che scotta, Lidi vede una parabola contemporanea: "Maggie è costretta a fingersi madre per essere accettata come donna. Deve inventarsi una gravidanza per essere riconosciuta. È un personaggio che parla direttamente al nostro presente". Un'allusione non troppo velata al ritorno di certe retoriche patriarcali, come il “dovere di maternità”, che ancora circolano nel dibattito pubblico.

Una compagnia solida e una regia "critica"

Sul palcoscenico, accanto a Picello, ci saranno Fausto Cabra nel ruolo di Brick, Nicola Pannelli e Orietta Notari nei panni dei genitori, Giuliana Vigogna e Giordano Agrusta come Mae e Gooper. A firmare scene e luci è Nicolas Bovey, i costumi sono di Aurora Damanti, il suono di Claudio Tortorici.

Spettacolo accessibile e incontro con il pubblico

Le repliche dal 6 all’11 maggio saranno rese accessibili con soprattitoli in italiano e in italiano semplificato, descrizione dei suoni e audiodescrizione. Il 9 maggio è previsto anche un tour tattile sul palcoscenico per spettatori con disabilità visiva. Il giorno successivo al debutto, mercoledì 30 aprile, alle ore 17.30, il Teatro Gobetti ospiterà un incontro con Leonardo Lidi e la compagnia, moderato dal docente e sceneggiatore Giaime Alonge (DAMS / Università di Torino).

INFO
La gatta sul tetto che scotta
Teatro Carignano, piazza Carignano 6
Dal 29 aprile all'11 maggio
tel. 0115169555 – www.teatrostabiletorino.it

Daniele Angi

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