Per chi arriva da corso Maroncelli, svoltare a sinistra verso via Genova significa incrociare le dita e augurarsi di non causare un incidente. L'impianto semaforico, infatti, è privo di freccia per la svolta: motivo che ha portato i consiglieri Claudia Amadeo, Stefano Delpero, Gerardo Mancuso (Lega) e Claretta Marchi (Fdi) a presentare una mozione.
L'appello
Il quartiere Nizza Millefonti, da tempo, deve fare i conti con una viabilità un po' al limite. Con l'arrivo della pista ciclabile su via Nizza, la chiusura del sottopasso del Lingotto, direzione corso Giambone, e i numerosi cantieri (idropolitana su tutti) il traffico è aumentato notevolmente tra piazza Carducci e corso Maroncelli. Portando la Circoscrizione 8 a cercare di studiare nuove strategie con il Comune di Torino. In quest'ottica rientra anche l'incrocio con via Genova. "In assenza di semaforo - precisa Amadeo -, le auto si lanciano per attraversare l'incrocio. Mentre altre si fermano e altre ancora tentennano. Il rischio che qualcuno, prima o poi, si faccia male è reale". Per completare l'incrocio basterebbe una freccia per la svolta. Certo una situazione che fa a pugni con altre presenti sul territorio: su tutte l'invidiabile record dell'incrocio tra via Valenza e via Nizza che di impianti semaforici ne ha addirittura 16.
Nuove indicazioni
Messe a punto, frecce per la svolta, temporizzazioni. Sono tutte richieste che il presidente del centro civico, Massimiliano Miano, e il coordinatore alla Viabilità, Alberto Loi, hanno portato di recente all'attenzione della Città. "Abbiamo chiesto e ottenuto un incontro in assessorato per tutte le problematiche della zona sud di Torino - replica Loi -. Le nostre indicazioni sono state recepite. Partendo dalle code di via Ventimiglia e continuando con quelle di via Nizza e di corso Maroncelli, subito dopo la rotonda. E sicuramente bisognerà lavorare molto anche su tutto l’asse di corso Caio Plinio".