Attualità - 24 aprile 2025, 10:25

La pastasciutta antifascista del Comala diventa bersaglio dell’odio nero: “Conditela con olio di ricino”

In pochi giorni 13mila commenti al post dell’evento che riporta un immagine di Mussolini con lo scolapasta in testa. Migliaia di insulti e inni al Duce alla vigilia dell’80° anniversario della Liberazione

La pastasciutta antifascista del Comala bersaglio dell’odio: “Conditela con olio di ricino”

La pastasciutta antifascista del Comala diventa bersaglio dell’odio dei social. In occasione dell’80° anniversario della Liberazione l’associazione culturale di corso Ferrucci ha organizzato l’iniziativa in continuità con quanto fatto dai fratelli Cervi nel luglio del ’43, quando venne destituito Benito Mussolini e si formò il governo Badoglio.

Per festeggiare quella che in quel momento sembrava la liberazione da un regime organizzarono una pastasciutta comunitaria. Un evento che a distanza di anni viene ripetuto per l’occasione in moltissimi circoli e città di tutta Italia. 

L'odio nero si scatena sui social

Ma quello dell’organizzazione culturale nel quartiere Cenisia è stato preso di mira sui social, con particolare vigore, da migliaia di commenti in poche ore. A suscitare l’ondata di reazioni, con probabilità, l’immagine satirica utilizzata per promuovere l’evento, rappresentante Mussolini con uno scolapasta rovesciato in testa. 

Una vera e propria shitstorm, come si dice in questi casi: negli ultimi giorni quasi 13 mila commenti al post scritti da profili provenienti da tutta Italia. Moltissimi insulti, cuori neri e inni al Duce.

I commenti piu' diffusi sotto il post

“Diluvio su casa Cervi”, poi l’emoticon di una mano aperta, un tricolore, un cuore nero e la scritta “DUX”. “W il fascio e onore ai camerati”. “Vincere e vinceremo”. “Ancora vi fa paura, speriamo che ritorni”. Questi solo alcuni dei commenti comparsi sotto il post dell’evento.

Compaiono meme con manganelli brandizzati “Dux Mussolini”, o con scritte “Vai a farti la doccia in Polonia zecca!!!”. 

La pasta condita con l'olio di ricino

Tantissimi gli inviti a condire la pasta con “olio di ricino” in mezzo a messaggi carichi di cattiveria “spero vi strozzi”, “che vi vada di traverso”. C’è chi invita a concludere il pasto con “un bel frizzantino gasato della cantina di zio Adolfo”.

Una vera e propria cloaca alla vigilia del 25 aprile, la festa della Liberazione che, a distanza di 80 anni, resta, per alcuni, motivo di discordia e pretesto per diffondere messaggi violenti.