Si conclude la missione istituzionale a Doha, in Qatar, del sindaco Stefano Lo Russo insieme con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati.
In agenda oggi l’incontro con il ministro della Municipalità di Doha Abdullah bin Hamad Al Attiyah. Nel corso del colloquio, incentrato sui temi connessi ai servizi pubblici ambientali, è nata la proposta da parte del Ministro di un patto di cooperazione internazionale tra Città metropolitana, Città di Torino, Politecnico e Municipalità di Doha che si concentri in modo particolare sul ciclo dei rifiuti. Un tema rispetto alla quale la delegazione torinese si è detta disponibile a lavorare già nelle prossime settimane, mettendo in campo collaborazioni accademiche ma anche buone pratiche già avviate grazie al know-how delle aziende municipalizzate e delle società di servizi pubblici locali.
“Questa missione – spiega il sindaco Stefano Lo Russo - ha gettato le basi per rafforzare i rapporti tra Torino e il Doha, nel quadro di un più ampio dialogo tra il nostro Paese e il Qatar e di una cooperazione internazionale che favorisca non solo gli scambi culturali, ma anche economici e industriali, promuovendo progetti di sviluppo condiviso, formazione accademica e ricerca, rafforzando la vocazione universitaria della nostra città. Siamo sempre più convinti che il dialogo internazionale e lo scambio di buone pratiche rappresentino una risorsa preziosa: costruire ponti tra città significa investire nel futuro”.
Protagonisti della giornata anche le possibili sinergie per l’alta formazione universitaria, uno degli obiettivi strategici della missione, e lo sport.
La delegazione ha visitato inoltre il complesso sportivo Aspire Zone. Costruito in occasione dei Giochi olimpici asiatici del 2006, il complesso ospita al suo interno il Khalifa International Stadium, l’Aspetar, il primo ospedale della regione specializzato in ortopedia e medicina dello sport, centro medico Fifa di eccellenza, e l'Aspire Academy, il cui obiettivo è scoprire e allenare nuovi atleti. Un incontro strategico per avviare relazioni internazionali con l’obiettivo, per il Politecnico, di sviluppare e consolidare nuovi progetti all’avanguardia sullo sport nel panorama universitario europeo, sulla scia dell’intesa di collaborazione, siglata nei mesi scorsi, con l’Università dell’Uzbekistan. Un lavoro che è parte del progetto di sviluppo di un Centro di Ateneo, a valenza interdipartimentale e internazionale, su “Ingegnerie e Architetture per lo Sport”, in grado di mettere a sistema i saperi già presenti: dalla scienza dei materiali alla bioingegneria ai data analytics per misurare e supportare le performance degli atleti, fino agli interventi nelle grandi infrastrutture dedicate agli sport, come palazzetti e stadi.
“La collaborazione con il nostro sistema universitario è la cifra dei nostri incontri a Doha. La visita all’Aspetar, che da vent’anni è diretto da un piemontese, Cristiano Eirale, e che la scorsa settimana è stato visitato anche dal ministro della Salute del governo italiano Schillaci, è stata infatti l’occasione per stringere relazioni con questa realtà di primissimo piano a livello mondiale – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - Sia a livello nazionale, sia a livello regionale per noi è strategico potenziare le convergenze con l’Aspetar anche in virtù dei nuovi corsi dedicati allo sport su cui sta investendo il Politecnico di Torino”.
“Lo scambio con realtà così consolidate nel settore, come il centro Aspetar, che abbiamo avuto occasione di visitare – spiega il rettore Stefano Corgnati - permetterà al Politecnico di Torino di creare percorsi formativi focalizzati sulle ingegnerie e sulle architetture per lo sport, includendo il Qatar tra le destinazioni di studio e di ricerca e dando quindi ai suoi studenti e dottorandi l’opportunità di fare un’esperienza formativa multidisciplinare e di grande respiro internazionale”.
E sempre la collaborazione in campo accademico è stata al centro dell’incontro con i rappresentanti della Hamad Bin Khalifa University e della Qatar Foundation. Durante l’incontro si è condiviso un modello di collaborazione congiunta con la costituzione di tre gruppi di lavoro sui seguenti temi di interesse reciproco: la definizione di progetti comuni di ricerca, l’erogazione di percorsi didattici sui temi dell’ambiente e dell’energia e un programma di mobilità di studenti. Avviato anche il confronto su come cooperare all’iniziativa della “Education City”, creato dalla Qatar Foundation, che raggruppa in un’unica area le principali università qatarine e alcune università straniere sia attraverso l’erogazione di specifici corsi di studio sia attraverso veri e proprio istituti di formazione e ricerca insediati al suo interno. Proprio la “Città dell’Educazione” di Doha è stata argomento dell’incontro avvenuto ieri con la Sheikha Mozah Bint Nasser Al Missned, principale ispiratrice del progetto, che riveste un importante ruolo negli investimenti del Paese e ha mostrato particolare attenzione ai temi dell’educazione e dell’alta formazione.