Viabilità e trasporti | 22 aprile 2025, 17:42

Bus di nuovo nel mirino della Regione: tagli alle tratte con pochi utenti, niente linea per la Teksid. L'ira di opposizione e sindacati

Attivi dal 5 maggio. Si salvano i collegamenti con Avio e Azimut. Ma Saltano i pullman da e per Carmagnola e quelli verso Verrone e Piossasco-Pianezza. L'agenzia mobilità piemontese: “Continuiamo a monitorare il numero dei passeggeri per potenziare le corse se aumenta la frequentazione”. Mannori (Fiom): "Risparmiano sulla pelle dei lavoratori". Cera: "Però i soldi per i festival ideologici ci sono"

Nuove cancellazioni incombono su alcune linee bus

Nuove cancellazioni incombono su alcune linee bus

Cinque maggio, data fatale non solo per Napoleone: è il giorno che potrebbe segnare (di nuovo) un cambiamento per il trasporto su gomma in Piemonte. La Regione ha infatti fissato per quella data l'inizio della riorganizzazione di quelle tratte dei bus con poca frequentazione e dunque pochi utenti. "In questi anni la Regione Piemonte ha investito con convinzione nel trasporto pubblico locale, impegnando risorse straordinarie per garantirne qualità ed efficienza: 31 milioni di euro aggiuntivi all’anno di cui 20 per il trasporto ferroviario e 11 milioni a sostegno del trasporto su gomma, con l’obiettivo di compensare gli aumenti legati all’ISTAT, al caro carburante e all’inflazione", dicono dal Grattacielo di via Nizza.

Torna la prospettiva dei tagli
Ma l'idea di mettere mano alle tratte non è nuova: è da novembre, infatti, che l'Agenzia della Mobilità Piemontese ha annunciato ai Comuni e ai mobility manager delle aziende piemontesi la necessità di intervenire su alcune tratte a bassissima frequentazione a servizio di aree industriali e stabilimenti che registravano complessivamente un’utenza media al di sotto delle 8 persone per corsa. Una notizia che ha generato non poche polemiche, con sindacati e opposizioni pronte alla levata di scudi.

Salvi Azimut e Avio
"In questi mesi è stato fatto quindi un importante lavoro di confronto con i sindaci e le aziende per verificare, incrociare e validare i dati relativi all’utenza - dicono ancora dalla Regione -. Alla luce dei numeri, e anche grazie ai 2 milioni aggiuntivi, messi a disposizione dalla Regione per le linee a bassa domanda, restano quindi attive le linee : 442 Avigliana – Nichelino – Rivoli (Azimut) e 85 per Rivalta (Avio). Confermato anche il servizio per la linea bus Ivrea – Milano, che, a partire dal 5 maggio, è operativa con il cambio a Carisio, su una seconda linea autostradale, senza alcun costo aggiuntivo sul biglietto. Nelle prossime settimane, sulla base dei dati di traffico, i tecnici verificheranno la possibilità di ripristinare il servizio diretto".

Salta il collegamento con Teksid
Ma c'è chi non passa il "taglio". L’utenza media tra i 3 e gli 8 passeggeri, a seconda dell’orario, comporta invece la cancellazione, a partire dal 5 maggio delle linee : 259 Carmagnola – Carignano – Torino e 259K Torino – Carmagnola – Textile (Mirafiori-Teksid), 265 Torino-Verrone e Piossasco-Pianezza. Anche se, dicono i responsabili, "resta l’impegno della Regione Piemonte a monitorare costantemente l’andamento dei flussi e ad attivare con tempestività la reintroduzione delle corse sospese qualora si verifichi un potenziale aumento di utenza, in particolare in relazione a riprese produttive significative da parte delle aziende interessate".

Cera (Avs): "Nessuna vicinanza ai lavoratori, ma i soldi per i festival ideologici ci sono"
Non fa sconti la valutazione di Valentina Cera, consigliera regionale di Avs: "Alla faccia della vicinanza ai lavoratori della Giunta Cirio: i soldi per i festival di Marrone in periferia non mancano mai, invece quelli per i bus che portano a lavoro gli operai della periferia proprio non si trovano". L'accusa è di voler "risparmiare e far cassa ancora una volta sulla pelle delle persone di periferia, che si vedono soppresso il mezzo di trasporto pubblico. E insiste: "Dica Cirio ad Alessandro, lavoratore fragile Teksid cresciuto nel mio stesso palazzo popolare, che non ha la patente per problemi di salute e di certo non può permettersi una macchina, che non potrà più andare a lavorare a Carmagnola perché la Regione deve risparmiare, di stare tranquillo perché per lui c’è Samsara, festival pseudo culturale, con gli amici di Marrone, per il quale fortunatamente la Regione non fa mancare le risorse, perché per quello non si risparmia".

Conclude Cera: "I fondi per alimentare l’ideologia ed il consenso di Marrone si trovano sempre, piuttosto anche dalle politiche sociali, ma quelli per il sevizio di bus essenziale per portare a lavoro le persone, soprattutto quelle più fragili che non hanno altri mezzi, questa Giunta non li trova. Non riescono nemmeno ad aspettare che la produzione Stellantis riprenda, come promesso, visto l’arrivo della 500 elettrica, questa Giunta deve risparmiare 4 mesi della linea che va da Mirafiori a Carmagnola, passando per tutta la periferia sud. Inoltre la provincia perde altre 3 linee, mettendo in difficoltà lavoratrici e lavoratori delle zone interne e delle periferie. È questa l’attenzione che le periferie meritano secondo Cirio? Questa Regione a parole è accanto ai lavoratori più fragili, con i fatti invece non esita a metterli in difficoltà".

Mannori (Fiom): "La Regione risparmia solo sugli operai"
Le linee erano già finite nel mirino a marzo, con la richiesta (accettata) di congelare la situazione. "Ci hanno chiuso ogni possibilità di valutare, insieme alle aziende, come ovviare al problema - attacca Gianni Mannori, della Fiom -: possibile che i risparmi la Regione li voglia fare soltanto sui lavoratori?".

Un malumore che accomuna tutte le sigle sindacali di settore: le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr dell’area torinese ribadiscono infatti come "In questi mesi come Organizzazioni Sindacali abbiamo provato a ribadire con forza all'Assessore ai trasporti Gabusi, la necessità di avere più tempo per parlare con i lavoratori
e con i responsabili delle Aziende interessate per cercare delle soluzioni nella riorganizzazione dei turni e/o nell'incentivazione all'utilizzo dei mezzi pubblici da una parte
e dall’altra, all'Assessorato, soluzioni di rimodulazione e/o ridefinizione delle linee interessate, anche dei mezzi impiegati, che consentissero di mantenere il servizio.
La risposta è stata un secco no! Pare che i problemi di risparmio la Regione li voglia far pagare immediatamente e ai soli lavoratori (che peraltro sono anni che già pagano un conto salatissimo in cassa integrazione e riduzioni di personale dovuto alla deindustrializzazione del settore automotive). Non è accettabile che ci si disinteressi di cittadini che oltre a pagare un abbonamento al servizio di trasporto, pagano tutte (e ribadiamo tutte fino all'ultimo centesimo) le tasse che gli vengono richieste anche per fare in modo che un servizio ci sia, lasciandoli in molti casi nell'impossibilità di trovare soluzioni alternative per raggiungere il proprio posto di lavoro".

Massimiliano Sciullo

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

Nuove Note
Nuove Note è la rubrica che ogni settimana ti fa conoscere un nuovo progetto musicale emergente nato tra la Mole Antonelliana e un pentagramma, tra i boschi piemontesi e una sala prove casalinga, tra uno studio di registrazione e i chilometri che lo separano da un paesino in provincia. Nuove Note ti racconta le storie e la musica gli artisti più interessanti della scena musicale piemontese.

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