Nei giorni scorsi, una delegazione della Croce Rossa, composta da rappresentanti italiani e greci, ha visitato il Centro di Accoglienza Cascina Torta per rifugiati ucraini di Torino gestito dalla Cooperativa sociale L’Angolo, realtà attiva a livello nazionale che ha sede centrale a Modena. L’iniziativa, volta a sensibilizzare sul tema della salute mentale dei rifugiati, ha riconosciuto il centro come una delle realtà più avanzate a livello nazionale.
Fin dallo scoppio della guerra in Ucraina, il Centro ha accolto quasi 300 rifugiati ucraini, di cui 150 soggetti vulnerabili: si tratta di persone con gravi patologie sanitarie, nuclei familiari con uno o più componenti con disabilità fisiche o psichiche. La struttura è nata in collaborazione con la Protezione Civile per garantire un’accoglienza mirata e dignitosa.
“Il Centro- afferma Mirella Margarino, Presidente della Cooperativa L’Angolo – è stato concepito fin dall’inizio per rispondere alle esigenze delle persone più fragili: completamente privo di barriere architettoniche, dotato di un ambulatorio medico interno e di uno spazio per il supporto psicologico, offre ambienti ampi e funzionali per la vita quotidiana, tra cui cucine comuni, refettori, laboratori di sartoria e aree dedicate al benessere personale. Inoltre – continua la Presidente Margarino - a tutti i beneficiari sono garantiti i trasporti gratuiti verso ospedali e poliambulatori per cure mediche, così trasporti scolastici per i minori ospitati come misura di supporto ai loro genitori”.
Margarino auspica che questo modello venga replicato a livello nazionale: “Oggi manca una prima accoglienza strutturata per le categorie più vulnerabili di richiedenti asilo. Il nostro obiettivo è fare da sprone perché si possano costruire percorsi efficaci e replicabili, stimolando le istituzioni a intervenire e favorirne le condizioni”.
La Croce Rossa Italiana (CRI), impegnata nel progetto europeo EU4HEALTH, attuato in collaborazione con 30 Società Nazionali di Croce Rossa in Europa, tra cui la CRI, condivide questo approccio. Il programma mira a migliorare la salute mentale dei rifugiati ucraini, con un’attenzione speciale verso chi vive in condizioni di fragilità. Dall’inizio del conflitto, la CRI ha organizzato missioni di evacuazione per 245 persone con disabilità fisiche e/o intellettive trasferite in Italia, ed attualmente accolte presso centri della CRI e centri gestiti dalla Protezione Civile. Nell’ambito del progetto EU4HEALTH, queste persone hanno beneficiato di un supporto psicologico e psicosociale calibrato sulle loro esigenze specifiche. Il progetto si estende anche ad altre strutture d'accoglienza e ha permesso di effettuare, solo in Piemonte, oltre 300 interventi psicosociali per persone con gravi fragilità. L’iniziativa pone al centro il ruolo essenziale della salute mentale nei percorsi di integrazione e l'importanza della formazione degli operatori.
Grazie alla collaborazione con la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana (CRI) offre supporto continuativo alle persone vulnerabili ed entra in contatto con realtà locali come la Cooperativa “L’Angolo”, che gestisce il Centro di Accoglienza Cascina Torta. Questa esperienza dimostra come il lavoro in rete possa dare risposte concrete, inclusive e sostenibili. Il progetto EU4Health evidenzia come la cooperazione e un modello di accoglienza che valorizza la dignità della persona siano fondamentali per affrontare efficacemente le fragilità più complesse.