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Aurora / Vanchiglia | 18 aprile 2025, 14:35

Dalla teoria alla piena: perché il progetto del Meisino fa discutere anche i geologi

Il comitato torna all'attacco: "Promossi progetti in zona dove il rischio idraulico è alto"

A Torino scoppia la polemica sul Parco dello Sport e dell’Educazione Ambientale al Meisino, un progetto da oltre 10,5 milioni di euro promosso dal Comune in una zona - dice il comitato Salviamo il Mesino - "a rischio idraulico, alla confluenza tra Dora, Stura e Po". L’area, classificata come fascia golenale e inserita nella rete Natura 2000, è fondamentale per la mitigazione delle piene fluviali, "ma è stata scelta come sede di nuove infrastrutture sportive e percorsi ciclopedonali".

Nonostante le dichiarazioni rassicuranti degli assessori Francesco Tresso e Domenico Carretta e l’approvazione di una recente Variante al progetto, "le criticità restano, soprattutto per lo spostamento del pump track in un'area soggetta a inondazioni ordinarie (fascia B)". Il rischio, segnalano i cittadini e alcuni esperti, "è quello di danni strutturali certi e mancanza di protezione concreta, in un contesto dove la responsabilità ricade sul Comune e quindi sui cittadini stessi. Intanto, enti come Aipo e Soprintendenza danno parere favorevole, ma con condizioni. Il tema solleva dubbi non solo tecnici, ma anche etici e politici: com’è possibile che chi ha studiato il rischio idrogeologico finisca per ignorarlo nelle proprie scelte amministrative?".


 

Comunicato stampa

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