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Politica | 18 aprile 2025, 16:42

Pagine che illuminano il presente: è nelle librerie il primo libro della consigliera regionale Canalis

Il volume dal titolo ‘50 ritratti del Cattolicesimo democratico’ è un viaggio tra le idee, la vita e l’impegno di protagonisti di una cultura politica centrale nella storia italiana

Un’intervista alla consigliera regionale Pd Monica Canalis, curatrice del volume ‘50 ritratti del Cattolicesimo democratico. Da Rosmini a Sassoli: volti e storie di una cultura politica’ (Capricorno Edizioni), è l’occasione per riflettere sul valore della cultura politica e sull’importanza di conoscere figure che, con le loro vite, hanno testimoniato una visione alta della politica e dell’impegno pubblico.

Consigliera Canalis, come nasce l’idea di questo libro?
“L’idea nasce dal desiderio, arrivata a questo punto del mio percorso politico, di dare un contributo culturale al dibattito pubblico, piemontese e nazionale. Ho sempre creduto nella dimensione riflessiva della politica, non solo come scontro o confronto ma come elaborazione e visione. Il libro è anche il frutto del mio impegno passato alla guida della scuola di formazione del Pd piemontese, tra il 2008 e il 2016. Credo che oggi, di fronte a un dibattito spesso appiattito su slogan e propaganda, tornare alle radici del pensiero politico sia un esercizio necessario e, soprattutto, fecondo”.

Qual è l’obiettivo principale del libro?
‘50 ritratti del Cattolicesimo democratico’ è pensato come uno strumento di formazione, rivolto in particolare alle nuove generazioni. Molti dei cinquanta protagonisti raccontati non sono conosciuti dai più giovani. Ho voluto renderli accessibili attraverso brevi ritratti, accompagnati da fotografie, per raccontare non solo le loro idee, ma anche le loro vite. Parole e immagini, spirito e carne. Il libro vuole essere agile, consultabile, capace di accendere curiosità e incoraggiare ad approfondire.

Il volume si concentra sul Cattolicesimo democratico. Perché questa scelta?
“È la mia cultura politica di riferimento, e credo che oggi più che mai serva riscoprirne il valore e l’attualità. Senza culture politiche – Cattolico democratica, Socialista e Liberale – non sarebbe nata la nostra Costituzione. E oggi, senza il loro aggiornamento e rinnovamento, non abbiamo gli strumenti per affrontare la crisi della democrazia. I personaggi del libro – politici, sindacalisti, insegnanti, animatori sociali – sono stati tutti, a modo loro, educatori attraverso l’esempio”.

È un’opera collettiva, vero?
“Sì, e questo la rende ancora più significativa. Cinquanta autori, uno per ogni ritratto, hanno contribuito al volume. Tra loro ci sono Francesco Antonioli, Chiara Genisio, Bruno Manghi, Luca Rolandi, Gianfranco Astori, e molti altri. Molti dei personaggi raccontati sono piemontesi, a testimonianza del contributo forte che questa Regione ha dato alla costruzione del pensiero democratico cristiano. Tra i ritratti possiamo citare Beniamino Andreatta, Maria Agamben Federici, Ernesto Balducci, Guido Bodrato, Pierre Carniti e Giulio Pastore”.

Il libro sarà anche l’occasione per un dialogo con i cittadini?
“Assolutamente sì. Stiamo organizzando una serie di presentazioni, rivolte soprattutto ai giovani. Vogliamo che questo libro diventi un punto di partenza, uno stimolo per chi desidera impegnarsi, capire, partecipare. I partiti passano, ma le culture politiche restano, e hanno bisogno di nuovi interpreti”.

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