Economia e lavoro - 18 aprile 2025, 11:11

Giustizia per il marinaio ucciso dall’amianto: il Ministero della Difesa condannato al riconoscimento ufficiale

L’amianto continua a mietere vittime, questa volta di nuovo in Marina Militare. Molti, infatti, sono stati i cantieri navali e le basi arsenalizie, nonché le navi di vecchia generazione, contaminati da amianto, con bonifiche tutt’ora in corso. Ciò ha causato un’epidemia di patologie asbesto correlate tra coloro che sono stati esposti alla fibra killer negli ambienti di servizio. Tra i casi emblematici anche quello di un ex militare morto per mesotelioma a febbraio 2020, per il quale si è pronunciato il Tribunale di Trani, con sentenza di condanna nei confronti del Ministero della Difesa, ora divenuta definitiva. 

L’esposizione ad amianto in Marina Militare

L’ex militare, di origini pugliesi, ha svolto servizio nella Marina Militare come radiotelegrafista, dal 13.07.1962 al 31.07.1964, anche a bordo della Nave Albatros e Corvetta Alcione, entrambi navi di vecchia generazione. Proprio durante il servizio a bordo di quest’ultime, il radiotelegrafista è stato esposto con continuità alle fibre cancerogene, in quanto l’asbesto era addirittura presente negli alloggiamenti, per la presenza di coibentazioni e tubolature, tutte realizzate in amianto. Il militare ha, quindi, respirato fibre di amianto 24 ore al giorno, presenti nei locali motori, nei corridoi, nei rivestimenti delle condotte di scarico, creando un ambiente estremamente pericoloso per la salute. Nonostante fosse ben nota da tempo la pericolosità della fibra killer, la Marina Militare non aveva provveduto a fornire gli adeguati strumenti di protezione individuale. A causa di tale esposizione, nel 2013 il graduato ha contratto il mesotelioma, noto anche come il tumore dell’amianto, che l’ha inevitabilmente condotto alla morte nel febbraio 2020. 

La vicenda giudiziaria

Il militare, dopo aver ricevuto la diagnosi di mesotelioma, ha chiesto il riconoscimento della causa di servizio e dello status di “Equiparato a vittima del dovere”, con i relativi benefici di legge. Solo dopo la sua morte, grazie all’operato dell’Avv. Ezio Bonanni e il sostegno dell’ONA, la vedova e gli orfani hanno ottenuto il riconoscimento con la sentenza, ormai passata in giudicato, del Tribunale di Trani. Il Ministero della Difesa dovrà corrispondere alla vedova la speciale elargizione e i ratei arretrati, per un totale di circa €400.000,00, oltre al vitalizio mensile di circa €2.400,00. 

Tuttavia, la vicenda non è ancora conclusa. Gli orfani, cui è stato negato il diritto al risarcimento in quanto non nel carico fiscale al momento del decesso del padre, adesso dovranno adire il Tribunale Civile per ottenere l’integrale ristoro dei danni. Non solo quelli relativi alla perdita parentale, ma anche quelli da lutto.  

A circa 5 anni dalla scomparsa del militare, abbiamo ottenuto giustizia. Oltre al riconoscimento di vittime del dovere, ora che la sentenza è passata in giudicato, possiamo procedere ad un ulteriore giudizio di risarcimento del danno. In ogni caso continuiamo il nostro impegno in favore delle vittime dell’amianto e delle vittime del dovere”, così ha dichiarato l’Avv. Ezio Bonanni, nonché Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale della famiglia.

ONA e Osservatorio Vittime del Dovere: l’impegno sinergico contro l’amianto

L’Avv. Ezio Bonanni porta avanti la sua battaglia legale a supporto del lavoratori-soldati che sono malati a causa della presenza dell’amianto, così come per coloro che hanno subìto gli effetti dannosi e letali dell’uranio impoverito, soprattutto nelle missioni all’estero in particolari condizioni operative e ambientali. L’ONA APS e l’Osservatorio Vittime del Dovere proseguono la loro campagna di sensibilizzazione, così come nei recenti convegni che si sono tenuti a Frascati, in provincia di Roma. Oltre a rimarcare il focus sulla tutela della salute e legale per tutte le vittime del dovere, in guerra e in pace, le associazioni, entrambe presiedute dall’Avv. Ezio Bonanni, hanno ribadito i loro principi cardine. Agli stessi incontri erano, inoltre, presenti la Dott.ssa Paola Vegliantei, presidente dell’Accademia della Legalità, il Colonnello del Ruolo d’Onore Carlo Calcagni, paracadutista e militare dell’Esercito Italino colpito da diverse infermità a causa della contaminazione di molteplici cancerogeni nel corso delle missioni a cui ha partecipato. Tra gli altri, anche la Dott.ssa Melissa Trombetta, criminologa esperta in crimine ambientale, nonché collaboratrice di ONA APS. In questo percorso, dell’Osservatorio Vittime del Dovere, unitamente all’Osservatorio Nazionale Amianto e al Comitato Nazionale Italiano Fair Play, presieduto da Ruggero Alcanterini, si inserisce la mobilitazione per la tutela delle vittime del dovere e dei loro diritti. Un ruolo altrettanto importante è quello svolto dalla sezione ANPd'I Colline Romane, presieduta da Gilberto Montebello, il quale ha organizzato i due importanti convegni. 

L’Avv. Ezio Bonanni, in qualità di presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA APS, dell’Osservatorio Vittime del Dovere APS, e anche quale componente del Consiglio Direttivo Nazionale del CNIFP, è impegnato nella tutela delle vittime e dei loro familiari e insieme all’associazione offre anche tutela medica e legale attraverso la consulenza tramite il numero verde 800 034 294