Un concerto intenso e potente segnerà il culmine delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. “Aldo dice 26×1” – Sinfonie e canti per la libertà si terrà al Teatro Regio il 26 aprile alle 18:30.
Sono previsti gli interventi di Stefano Lo Russo Sindaco della Città di Torino, Domenico Ravetti Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte e Presidente Comitato Resistenza e Costituzione, Emanuela Papini Presidente ANPI Sezione Teatro Regio Torino, Andrea Rebaudengo ANPI Sezione Teatro alla Scala Milano Nino Boeti Presidente ANPI Comitato Provinciale di Torino. Saranno premiati alcuni uomini e donne che parteciparono alle lotte partigiane, invitati ad assistere al concerto.
Risultato di un progetto avviato nel 2024 nato dalla collaborazione tra le sezioni ANPI del Teatro Regio di Torino e della Scala di Milano, la manifestazione è promossa dalla Città di Torino, in collaborazione con Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, Comitati provinciali ANPI di Torino e Milano, ANPI sezione Teatro Regio Torino e ANPI sezione Teatro alla Scala Milano. La realizzazione è a cura di Teatro Regio Torino e Polo del ’900.
Nel gennaio 2024, un nutrito gruppo di lavoratori del Teatro Regio di Torino — musicisti, coristi, tecnici e impiegati — ha deciso di fondare una sezione ANPI all’interno del teatro. L’ispirazione è arrivata dalla sezione ANPI del Teatro alla Scala di Milano, attiva da anni nel tenere viva la memoria della Resistenza con concerti e iniziative. Grazie al sostegno dell’ANPI provinciale di Torino, la nuova sezione del Regio ha potuto inaugurare le proprie attività nel giugno dello stesso anno con un concerto molto partecipato al Polo del ’900. Il legame fraterno tra le due sezioni — La Scala e Regio — e la forte intesa tra i comitati provinciali ANPI di Torino e Milano hanno portato alla nascita di un’idea condivisa: organizzare insieme due concerti in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dall’occupazione nazifascista. Il primo appuntamento sarà a Milano, il 25 aprile, il giorno successivo sarà la volta di Torino. Durante la serata, saranno premiati alcuni uomini e donne che presero parte alle lotte partigiane, invitati ad assistere al concerto.
Un tributo alla memoria e un ponte tra passato e presente: un concerto che, con la forza evocativa della musica, restituisce le ombre della guerra e la luce della libertà, attraverso un repertorio che spazierà dalla Sinfonia n. 9 “Le Fosse Ardeatine” di William Schuman alle Sinfonie da I Vespri siciliani e Nabucco di Giuseppe Verdi, fino ai canti popolari della Resistenza. L'Orchestra e il Coro del Teatro Regio saranno diretti dal maestro Alessandro Palumbo; il Coro del Regio è istruito da Ulisse Trabacchin.
Direttore d’orchestra, pianista e compositore Alessandro Palumbo ha al suo attivo importanti presenze presso prestigiosi teatri italiani ed europei. Il suo debutto sinfonico è del 2021 sul podio dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Petruzzelli di Bari. Ha collaborato con Jader Bignamini ed Evelino Pidò. Al Regio, ha curato l’orchestrazione dell’operetta Un Marie à la porte di Jacques Offenbach nel 2023 e ha diretto la prima italiana di The Tender Land di Aaron Copland nel 2024.
La Sinfonia n. 9 di William Schuman, dedicata all’atroce massacro delle Fosse Ardeatine, si erge a lamento universale per tutte le vittime di aggressione, trasformando il dolore in un messaggio potente di condanna e memoria. Le sinfonie verdiane, tratte da opere in cui il tema della dominazione straniera si intreccia con la sofferenza degli oppressi e il loro anelito alla libertà, evocano l'epopea risorgimentale e preludono alle lotte del Novecento.
Il programma comprende anche il Madrigal di Gabriel Fauré, proposto nell’arrangiamento di Giulio Arpinati. Ne sono protagonisti giovani uomini e donne che si accusano a vicenda di egoismo e crudeltà nelle questioni di cuore. Il tema musicale del Madrigal è tratto da una cantata luterana di Johann Sebastian Bach, Dal profondo dell’angoscia a te grido, muta il testo, ma non il senso della preghiera, che si chiude con la dolcezza della speranza.
L’ingresso delle voci del Coro accompagna così alla transizione verso il repertorio popolare direttamente legato alla Liberazione dell’Italia dal fascismo e dall’occupazione nazista. Dalle belle città – qui proposta nell’arrangiamento di Alessio Murgia – è uno dei pochissimi canti partigiani originali di cui sia rimasta traccia, composto nel marzo del 1944 all’interno della formazione partigiana Divisione Garibaldi “Cichero”, che ha combattuto sulle alture di Genova. Arrangiata da Giulio Arpinati, Festa d’aprile composta da Sergio Liberovici e Franco Antonicelli nel 1948, si basa sugli stornelli trasmessi da «Radio Libertà» tra l’autunno 1944 e l’aprile 1945. Quando una pagina nuova venne scritta nella storia dell’Italia.