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Cronaca | 17 aprile 2025, 10:58

Maltempo, cresce la paura: a parco Michelotti cade una grossa pianta, isolato il comune di Rubiana. Ponti e strade chiuse

Stura vicina al livello di guardia, problemi alla circolazione dei treni tra Settimo e Rivarolo. Situazione molto critica nel canavese. Intanto Coldiretti fa la conta dei danni: oltre 2 milioni di euro

Maltempo: a parco Michelotti cade un grosso albero, isolato il comune di Rubiana

Maltempo: a parco Michelotti cade un grosso albero, isolato il comune di Rubiana

Col passare delle ore, mentre non accenna a diminuire l'intensità delle precipitazioni, cresce la paura anche nel Torinese a causa del maltempo.

Questa la situazione attorno alle ore 11, tra la città e la provincia.

Aggiornamento ore 10,30: in Val di Susa da un paio d'ore il comune di Rubiana è isolato per frane sulla provinciale ed esondazioni in più punti del torrente Messa e affluenti.

A Cavagnolo superato il livello idrometrico di pericolo, chiusa la SP 94 e il Ponte di San Sebastiano da Po che collega a Verolengo.

A Torino la pioggia non si ferma. Al Parco Michelotti cade una grossa pianta: la zona è stata messa in sicurezza.

Stura vicina al livello di guardia

Non accennano a diminuire le forti piogge che da ieri stanno flagellando la nostra regione e il volume dei fiumi continua a crescere.

Particolarmente problematica appare la situazione del fiume Stura che all’altezza del  ponte Ferdinando di Savoia sulla Stura, in corrispondenza di corso Giulio Cesare, ha superato la soglia di guardia e ha raggiunto il livello di pericolo. In via precauzionale è stata disposta la chiusura dell'infrastruttura. Chiusi anche il ponte Amedeo VIII di strada Settimo e i ponti Carpanini e Bologna, tra corso IX Febbraio e via Bologna, sulla Dora. 

Limitazioni e deviazioni su percorsi alternativi per le linee 8 - 27 - 49 - 93  del trasporto pubblico. La linea 4 è limitata in piazza Derna. La Falchera è collegata con bus da piazza Derna e transito su corso Vercelli . Settimo Torinese rimane collegata a Torino con transiti da viale Puglia - lungo Stura Lazio - viale Ivrea - corso Vercelli. Maggiori informazioni sul sito di Gtt

Una piccola frana si è verificata in strada comunale da San Vito a Revigliasco all’angolo con strada Val Pattonera. La circolazione è consentita solo a senso unico alternato.

Numerosi gli interventi dei Vigili del fuoco

Particolarmente colpite risultano essere le zone della bassa val Susa e dell’alto Canavese. Si contano dal primo pomeriggio di ieri ad ora oltre 160 interventi di soccorso completati da parte dei Vigili del fuoco di Torino.

Sui problemi provocati dal meteo così si è espresso il sindaco di Torino e della Città metropolitana Stefano Lo Russo: "Situazione maltempo critica. La stiamo attenzionando, soprattutto nella parte nord della città metropolitana. L’attenzione è massima ma la situazione è sotto controllo".

Attivato il Centro Coordinamento Soccorsi

Al fine di fronteggiare le criticità derivanti dalle avverse condizioni metereologiche che stanno interessando il territorio, dalla giornata di ieri è attivo il Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) presso la Prefettura di Torino.

In considerazione della situazione in atto è stata chiusa l’Autostrada A5 con uscite obbligatorie in direzione sud a Pont Saint-Martin e in direzione nord a Scarmagno (per chi proviene da Torino) e a Quincinetto (per chi proviene da Ivrea); inoltre, è stata disposta l’uscita obbligatoria ad Albiano d’Ivrea per chi proviene da Santhià lungo il raccordo autostradale A4-A5 Ivrea-Santhià.

Per motivi tecnici lato Francia è chiuso il traforo autostradale del Frejus: pertanto, possono transitare i mezzi leggeri e pesanti soltanto fino a Bardonecchia, mentre i collegamenti transfrontalieri con la Francia sono consentiti lungo il passante autostradale di Ventimiglia. Al momento risulta Chiuso anche il traforo ferroviario del Frejus.

Si registrano criticità idrauliche per esondazione di rivi e torrenti nelle zone del Canavese, Eporediese e in alcuni Comuni della Val di Susa.

Per quanto riguarda la Città di Torino, è stata disposta la chiusura al traffico dei ponti “Ferdinando di Savoia” lungo la direttrice di Corso Giulio Cesare e “Amedeo VIII” su strada di Settimo.

La situazione è costantemente seguita dalla Prefettura in stretto raccordo con i Vigili del Fuoco, i Centri Operativi Misti comunali, la Protezione Civile regionale e l’Arpa Piemonte.

Il Prefetto rinnova l’invito alla popolazione di astenersi dalle attività all’aperto e di limitare gli spostamenti in automobile a quelli strettamente necessari, evitando le zone prossime ai corsi d’acqua, anche in considerazione delle numerose e progressive chiusure delle strade provinciali.

I ponti chiusi in provincia

Oltre a quelli già chiusi nelle ore precedenti, su indicazione della Protezione civile sono stati chiusi anche i seguenti:

- sulla Provinciale 94 ponte sul Po tra Verolengo e San Sebastiano

- sulla Provinciale 13 ponte sul Malone a Front

- Sulla Provinciale 56 ponte sulla Dora Baltea a Strambino.

Per allagamento intanto, nella frazione chivassese di Betlemme sono state chiuse la strada provinciale e la pista ciclabile.

Coldiretti fa la conta dei danni

Le esondazioni in corso stanno colpendo soprattutto le coltivazioni del Canavese, il Ciriacese, la Bassa Valle di Susa, la val Sangone e il Pinerolese. Al momento risultano circa un migliaio di ettari di coltivazioni andate perse in tutto il Torinese. La Dora Baltea è esondata allagando, secondo una prima stima, oltre 500 ettari di campi appena seminati a mais. Gli agricoltori riferiscono anche di stalle evacuate per l’arrivo della piena di Dora Baltea e Chiusella a Strambino.

La sommersione sotto 3 metri di acqua sta portando anche una grande quantità di sedimento: fanghiglia che coprirà i campi per molti giorni anche quando le acque si saranno ritirate. I territori più colpiti risultano, al momento, nei comuni di Strambino, Vestignè, Vische, Fiorano, Pavone e in generale tutta la piana del nodo idraulico di Ivrea.

Esondato anche il Malone che non si sta limitando ad allagare i campi ma li sta erodendo portando via la terra e i semi appena sotterrati. Esondazioni anche lungo l’asta dell’Orco e i suoi affluenti come la Malesina e lungo il basso corso della Dora Riparia dove risultano sommersi i campi della piana agricola tra Caselette e Alpignano. Altri campi allagati si registrano a Caselette e Druento. Nel Pinerolese esondato il Lemina che ha invaso i campi seminati a mais.

Oltre 2 milioni di danni

"È ancora presto per fare delle stime dei danni – precisa il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca CiciMa da una prima stima, in difetto, possiamo ipotizzare oltre 2 milioni di euro solo di coltivazioni andate perse, ma tenendo conto dei costi delle risemine, del ripristino dei terreni, delle nuove lavorazioni dei campi, delle nuove fertilizzazioni e anche del ripristino della viabilità interpoderale i danni potrebbero triplicare. Il problema è che i campi erano stato appena seminati a mais, mentre stavano crescendo grano e orzo. Dove il seme è appena stato posato la terra è soffice e viene dilavata facilmente e dove l’acqua ristagna i semi marciscono. Sulle coltivazioni in crescita, le radici delle piante ancora giovani vengono asfissiate dalla permanenza dell’acqua e i fusti sommersi dalla fanghiglia. Inoltre le piene stanno erodendo i terreni, stanno facendo franare versanti e portano via le stradine dei campi. Un altro grave danno è causato dall’allettamento delle giovani piante che appesantite dall’acqua e piegate dal vento in buona parte porteranno marciumi".

Situazione di allerta rossa

La Sala operativa della Protezione civile della Regione continua a monitorare con attenzione la situazione del maltempo previsto sul Piemonte e predisporre gli interventi eventualmente necessari.

ll bollettino emesso da Arpa Piemonte dispone per oggi allerta rossa sulle valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone e bassa Valsusa e ancora arancione su alta Valsusa, valli Chisone, Pellice, Po e Tanaro, pianura settentrionale, torinese e cuneese.

L’allerta è invece gialla sulle valli Varaita, Belbo, Bormida e Scrivia.

Al momento risultano isolati nel Canavese i Comuni di Pont, Valprato, Ronco e Frassinetto, ma si sta lavorando per ripristinare i collegamenti. I livelli del fiume Po sono in crescita e a San Sebastiano ha superato il livello di pericolo. Livello superato anche dai torrenti Malone a Front Canavese e Brandizzo, Orco a Castellamonte e San Benigno Canavese, Soana a Pont Canavese, Cervo a Quinto Vercellese.

Problemi alla circolazione dei treni tra Settimo e Rivarolo

Dalle ore 9 la circolazione ferroviaria è sospesa tra Settimo Torinese e Rivarolo per ragioni di sicurezza dettate dal rischio di esondazione del fiume Malone, causato dalle avverse condizioni meteo. 

Il servizio è riprogrammato da Regionale di Trenitalia con un bus spola tra le due località. Dalla serata di ieri sospesa anche la linea Santhià-Biella, a causa dei danni provocati dal maltempo. Anche in questo caso, il servizio è riprogrammato con bus spola tra le due località. 

A causa del maltempo si possono verificare possibili rallentamenti della circolazione sulle altre linee piemontesi, in particolare al momento sono interessate le direttrici Torino-Modane, Milano-Domodossola, Novara-Domodossola e Savona-Acqui Terme. I tecnici di RFI sono al lavoro sul posto.

Aggiornamento ore 13

Decisa la riapertura, dalle ore 12:30 odierne, dei trafori autostradali del Frejus (T4) e del Monte Bianco (T1). Il collegamento ferroviario del Frejus rimarrà invece chiuso fino alle ore 5 della giornata di domani, venerdì 18 aprile.

Confermata la chiusura del tratto autostradale nell’area di Ivrea, con uscite obbligatorie ad Albiano per chi proviene da Santhià, a Pont Saint-Martin per chi proviene da Aosta, a Scarmagno per chi proviene da Torino e a Quincinetto per chi proviene da Ivrea.

Daniele Caponnetto e Philippe Versienti

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