Sanità - 17 aprile 2025, 16:06

Sanità, Riboldi rassicura sui cantieri in ritardo: "Solo il 10% per cause di forza maggiore. Non perderemo i fondi"

Inaugurato al Maria Vittoria il nuovo laboratorio di analisi dell'Asl Città di Torino, che col Martini e il San Giovanni Bosco svolge 7,3 milioni di test l'anno

Sanità, Riboldi rassicura sui cantieri in ritardo: "Sono solo il 10%"

Inaugurato al Maria Vittoria il nuovo laboratorio di analisi, ultimo tassello dell'accorpamento dei laboratori dell'ospedale di via Cibrario con quelli del Martini e del San Giovanni Bosco, a partire dal 2018. La Struttura Complessa Laboratorio Analisi dei tre presidi svolge circa 7,3 milioni di test l'anno, avendo ottimizzato l'organizzazione omologando procedure e tecnologie, dotando i tre ospedali di nuove strumentazioni identiche come interfaccia ma dimensionate secondo le esigenze locali.

"Questo - ha commentato Carlo Picco, direttore generale dell'ASL Città di Torino - è un tassello di un disegno che è andato avanti e che si conclude oggi nel migliore dei modi, perché abbiamo tecnologia, innovazione, professionisti che lavorano molto bene. Il Maria Vittoria nello specifico è l'unico ospedale dell'asl che è rimasto un po' indietro perché non si può fare più di tanto rispetto alle condizioni strutturali di questo ospedale che è fatto da padiglioni degli anni 70 insieme a padiglioni del 700. Ma anche su questo ospedale abbiamo fatto degli interventi importanti: la nuova terapia intensiva, l'area Obi del pronto soccorso. Anche perché è l'ospedale che fa più numero di passaggi nel Piemonte di pronto soccorso. È un ospedale che fa miracoli. Sul nuovo Maria Vittoria siamo in linea, checché vi dicano".

Anche l'assessore regionale alla sanità Federico Riboldi, al taglio del nastro, ha rassicurato sullo stato dei lavori dei nuovi ospedali piemontesi, primo su tutti proprio il Maria Vittoria. "Mi rendo conto - ha dichiarato - sia più suggestivo dire che ci sono problemi e ci sono ritardi, in realtà questo ospedale sta procedendo secondo i piani. Tutti coloro i quali abbiano provato anche solo a ristrutturare l'appartamento dove si vive sanno che quando si parla di edilizia ogni tipo di imprevisto fa perdere mesi e anni. Noi li abbiamo limitati al massimo, di tutto il grande piano di edilizia sanitaria pubblica abbiamo un 10% di ritardo fisiologico su 150 cantieri, non dovuto a inadempienza delle aziende sanitarie ma dovuto a causa di forza maggiore, problemi di stabilità, problemi di sovrintendenza che ha individuato aree da vincolare successivamente alle progettualità, problemi di chiusura delle imprese appaltatrici. In nessun caso perderemo i fondi che sono stati messi a disposizione con il PNRR, da Inail e coi fondi ex articolo 20, oltre ai fondi propri delle Asl e fondi della Regione Piemonte impiegati direttamente. In nessun caso verranno perse risorse".