Cronaca - 17 aprile 2025, 18:20

Maltempo, non piove più ma a Torino il livello del Po sale ancora. Riaperto ponte Ferdinando di Savoia

Chiusi i Murazzi. Problemi a Collegno, dove sono state evacuate una trentina di persone. Le difficoltà maggiori ancora nel Canavese. Cirio chiede lo stato di emergenza per il Piemonte. Pericolo valanghe nei prossimi giorni

Maltempo, la pioggia ha smesso di cadere ma a Torino il livello del Po sale ancora

Le precipitazioni che hanno interessato da ieri la nostra Regione stanno determinando un ulteriore incremento dei livelli idrometrici del fiume Po lungo il suo tratto cittadino a Torino.

Riaperto il ponte Ferdinando di Savoia

Il ponte Umberto I°, che collega corso Vittorio Emanuele II con corso Moncalieri, e corso Fiume sono sottoposti a un costante monitoraggio da parte delle pattuglie della Polizia Locale presenti sul posto.

Riaperti e monitorati anche i ponti Ferdinando di Savoia, Amedeo VIII sul fiume Stura e Carpanini sulla Dora dove resta chiuso soltanto il ponte Bologna. Restano chiusi anche i Murazzi.

Riaperti e monitorati anche i ponti Ferdinando di Savoia, Amedeo VIII sul fiume Stura e Carpanini sulla Dora dove resta chiuso soltanto il ponte Bologna. Restano chiusi anche i Murazzi.

Intanto il sindaco Stefano Lo Russo ha visitato il Centro operativo comunale della Protezione Civile che insieme al volontariato organizzato prosegue nel monitoraggio del livello dei fiumi e di tutto il territorio cittadino.

I problemi causati dal maltempo

L’intensa pioggia unita a raffiche di vento ha provocato la rottura di qualche albero alla Crocetta, nel parco Michelotti e in strada Aeroporto, senza conseguenze. È comunque  vivamente consigliata a tutte le persone l'adozione di misure di autoprotezione a tutela della loro incolumità non sostando lungo gli argini dei corsi d’acqua, sopra ponti o passerelle, e nei parchi cittadini.

Le difficili condizioni meteorologiche di oggi sono anche la causa di alcuni ritardi nell’esecuzione dei servizi di raccolta rifiuti di Amiat nella zona nord di Torino che sono in fase di recupero già dal pomeriggio.

La situazione sulle autostrade 

Chiuso il tratto della A5 nell’area di Ivrea con uscite obbligatorie ad Albiano per chi proviene da Santhià, a Pont Saint-Martin per chi proviene da Aosta, a Scarmagno per chi proviene da Torino e a Quincinetto per chi proviene da Ivrea. Sono tuttavia in corso valutazioni in ordine alla possibilità di riaprire una carreggiata per entrambi i sensi di marcia. L’autostrada A32 “Torino-Bardonecchia” rimane invece aperta, con stoccaggio dei mezzi pesanti presso Salbertrand in direzione Francia dovuto a coda accumulatasi in precedenza e al traffico intenso. Si registra, infine, un rischio di allagamento nel raccordo stradale “Torino – Beinasco – Pinerolo”.

Problemi a Chivasso e nel Canavese

E se le conseguenze più pesanti le hanno subite il Chivassese e il Canavese, con una persona anziana che ha tragicamente perso la vita, non sono mancati problemi e disagi anche nella prima cintura torinese.

A Collegno nella serata di mercoledì l'acqua era arrivata fin dentro la Chiesa della Madonnina, scoperchiando le assi e parti delle pietre di fronte l’ingresso, mentre nella mattina di oggi si è dovuto procedere all’evacuazione di una 30na di persone in via Al Molino-Via Venaria a causa dell’esondazione in quel tratto della Bealera e a chiudere la strada dall’intersezione con il ponte di via Sebusto.

Disagi nel Pinerolese 

A Pramollo, nei pressi di Pinerolo, a seguito del cedimento strutturale del muro di sostegno della strada di collegamento del centro abitato con le frazioni poste in quota, circa 150 persone risultano isolate e sono state attivate le squadre di soccorso.

Una trentina di persone evacuate a Collegno

Di queste una ventina sono state accolte nella scuola Calvino aperta per l’occasione e rifocillate con beni di primo conforto offerte dalla Società Sodexo che ha l’appalto della mensa cittadina e si sta procedendo per trovargli un ricovero notturno presso Hotel e strutture della zona.

Alle ore 18 la situazione al momento non evidenzia particolari criticità, al di là delle problematiche relative alla bealera e per maggior prudenza si è provveduto a chiudere temporaneamente per qualche ora il Sottopasso Nuto Revelli, i monitoraggi proseguiranno anche nelle prossime ore, con particolare attenzione agli sviluppi delle condizioni meteorologiche.

La rabbia degli agricoltori di Cia

"Stiamo ricevendo allarmi e segnalazioni da molte aziende agricole in diverse zone del Piemonte, per gli ingenti danni che le loro coltivazioni stanno subendo a causa delle abbondanti precipitazioni e delle esondazioni dei corsi d’acqua che hanno devastato i campi appena seminati e compromesso le fasi vegetative nel momento più delicato della stagione. Ringraziamo la Protezione civile, la Regione Piemonte, i sindaci e i volontari che stanno facendo tutto il possibile per monitorare e affrontare l’emergenza. Purtroppo, l’agricoltura paga un prezzo altissimo per questi eventi calamitosi, che ormai sono diventati la regola e non più l’eccezione, richiedendo non solo aiuti economici, ma anche e soprattutto risposte strutturali di prevenzione non più procrastinabili: così il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, sui gravi eventi metereologici in corso in queste ore in Piemonte.

Le strade riaperte nel pomeriggio

Nell’ambito della Città Metropolitana di Torino, è stata riaperta al traffico la statale 589 “dei Laghi di Avigliana”, precedentemente chiusa dal km 11,800 al km 13,550, in località Bruino a causa di un allagamento.

Nell’ambito della Città Metropolitana di Torino è chiusa per allagamento la statale 460 “di Ceresole” a Leinì con deviazione della circolazione sulla viabilità locale. Chiusa al traffico anche la statale 25 “del Moncenisio” a Giaglione per l’innalzamento dei corsi d’acqua in prossimità del tracciato stradale e a Chiusa San Michele a causa di un allagamento.

Chiesto lo stato di emergenza

Ho sentito telefonicamente il vicepremier Tajani e il ministro Musumeci per comunicare che ho firmato la richiesta di stato di emergenza al governo per gli ingenti danni provocati dalle precipitazioni”, ha annunciato il governatore Alberto Cirio: “Continuiamo a monitorare la situazione, la sala operativa della Protezione civile è attiva h24 e migliaia di volontari sono al lavoro per mettere al sicuro le nostre comunità”.

Il Soccorso Alpino lancia l'allarme: "Elevato pericolo valanghe nelle vacanze di Pasqua"

Il Soccorso Alpino intanto segnala l'alto pericolo valanghe nei prossimi giorni. Il bollettino emesso da Arpa Piemonte infatti venerdì 18 aprile specifica grado 4 forte, su una scala di 5 in gran parte dei settori dell'arco alpino. In molte zone è caduto oltre un metro di neve fresca sopra i 2000 metri di quota con picchi che toccano oltre 170 cm al di sopra dei 2500 metri nelle Alpi Lepontine.   

Come segnalano dal Soccorso Alpino già nella giornata di oggi si sono verificati alcuni distacchi  spontanei di grosse valanghe che, accompagnate da acqua e fango, hanno raggiunto i fondovalle lambendo in certi casi viabilità e abitazioni. 

"I periodi di vacanza - afferma Luca Giaj Arcota, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese - rappresentano da sempre i picchi di operatività per le nostre squadre perché sono i momenti dell'anno in cui si concentra la frequentazione della montagna e quindi la probabilità che qualcuno si faccia male. In previsione della Pasqua mi preme chiedere la massima prudenza a tutti coloro che vogliono approfittare di questa bella neve appena caduta. Ci vorranno alcuni giorni prima che il manto nevoso si sarà nuovamente stabilizzato, nel frattempo è meglio stare a casa o dedicarsi ad altre attività. Sicuramente nella giornata di venerdì 18 aprile, ma poi bisognerà mantenere alta l'attenzione anche nei giorni seguenti consultando minuziosamente il bollettino valanghe e prendendo tutte le precauzioni come l'utilizzo di Artva, sonda e pala anche prescritto anche dalla legge. I nostri oltre 1100 tecnici sono operativi e pronti a intervenire come il personale nelle basi del Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte tra cui 3 unità cinofile da valanga in turno tutti i giorni. Ma, al di là delle fatalità che possono capitare in qualsiasi momento, anche i soccorritori hanno piacere di trascorrere una Pasqua serena. Prudenza, sempre, in montagna".

Maltempo, la pioggia ha smesso di cadere ma a Torino il livello del Po sale ancora

redazione