Un ululato disperato ogni notte. Nessuna compagnia, né cibo. Ma - a vedere le immagini diffuse da un cittadino - sporcizia e isolamento. E' la storia di un cane lupo cecoslovacco, lasciato a vivere (secondo i residenti della zona) in condizioni estreme su un terrazzo al civico 9 di piazza Respighi (quartiere Barriera di Milano). L'animale, visibilmente denutrito, ululava notte e giorno: la sua unica forma di comunicazione, ignorata per mesi.
A portare alla luce questa situazione è stato il consigliere comunale di Fi Domenico Garcea, che ha denunciato pubblicamente il caso, chiedendo un intervento urgente da parte delle forze dell'ordine. La segnalazione ha innescato un forte clamore mediatico, culminato con l’arrivo sul posto della polizia municipale.
"È inaccettabile e incivile che nel 2025 ci si debba ancora indignare per episodi del genere - così Garcea -. L’animale, come si vede in un paio di video, è costretto a convivere con i suoi escrementi e con cumuli di rifiuti, è chiaramente denutrito e ulula ininterrottamente. Un ululato straziante che accompagna le giornate e le notti non solo sue, ma anche dei residenti, esasperati da una situazione che sembra non avere fine".
Un intervento che non spegne le polemiche
Nonostante le riprese e le testimonianze raccolte, l’animale non sarebbe stato sequestrato. La spiegazione? "In assenza di una valutazione ufficiale da parte del servizio veterinario dell’Asl, i vigili non hanno potuto procedere con il ritiro del cane" conclude Garcea. L'animale è quindi rimasto ai proprietari, una coppia residente nello stabile.
Inoltre questa mattina, durante un nuovo sopralluogo programmato al domicilio, i proprietari non si sarebbero fatti trovare. Nessuna traccia, mentre il terrazzo rimaneva ancora nelle stesse condizioni apparse nei primi video.
"Verifiche in corso"
Una situazione tenuta sotto controllo dalla polizia municipale, secondo l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda. "La situazione del cane di piazza Respighi era seguita da tempo dalla Polizia Locale, intervenuta più volte, in modo particolare nelle ultime settimane, anche con il supporto della Polizia di Stato - replica Porcedda -. Comprendiamo la preoccupazione per le condizioni dell’animale e il disagio di residenti dello stabile e proprio per questo i frequenti e ravvicinati interventi svolti e in programma, anche con il supporto del servizio veterinario dell’Asl, erano volti ad accertare le condizioni di salute dell’animale e a procedere, eventualmente, con il sequestro qualora accertata una situazione di maltrattamento. Le verifiche sono in corso e i proprietari potrebbero venire perseguiti ai sensi della legge regionale 34 del ’93 che tutela le condizioni di vita degli animali di affezione. Sono numerosi gli interventi che la Polizia Locale svolge in questo campo, nell’ultimo anno sono state trattate 597 segnalazioni che hanno portato a 186 sanzioni”.