Che bello sarebbe se ogni anno ci fossero importanti scadenze elettorali… Pensate quanti tagli di nastri.. Quante inaugurazioni.. Quante cerimonie…
Peccato che poi.... Poi cosa? Proviamo ad andare a vedere?
Nel 2024 ci fu l’ inaugurazione in pompa magna del collegamento ferroviario veloce fra Torino e l’aeroporto di Caselle. Ministri, sindaci, presidenti… c’erano proprio tutti. “Finalmente un treno che dall’aereo ti porta direttamente in centro città”, “Siamo a livello delle principale città europee”, “Un collegamento che aspettavamo da decenni” quelle frasi solenni mi risuonano ancora nelle orecchie. Ma nel corso di un anno quel treno ha sempre e solo funzionato a singhiozzo: infiniti ritardi, sospensioni, interruzioni, disagi e rabbia per i viaggiatori. Al punto che è arrivata la decisione: il collegamento Torino-Caselle verrà soppresso per tutta l estate per correre ai ripari e rendere il servizio, in futuro, perlomeno accettabile. Ovviamente proprio in estate, quando l’afflusso all’aeroporto è maggiore.
Passiamo oltre. Praticamente ogni anno c’è qualche candidato che assicura che la Asti-Cuneo è finalmente completata. E invece è come la Tela di Penelope… manca, ancora e sempre, quella manciata di chilometri.
Completamento della linea 1 della metropolitana di Torino, e avvio della linea 2? In base alle promesse elettorali ogni stagione potrebbe essere quella buona, anzi sicuramente “ci siamo”, “finalmente ecco il taglio del nastro”, “pronto il finanziamento”. La realtà è che si va solo da Fermi a Bengasi e alle 21.30, in settimana, stop alle corse. 21.30, capite?
L’elenco potrebbe continuare con decine di altre opere pubbliche mai finite, limitando il nostro sguardo al solo Piemonte.
Ma tranquilli: l’ abito elegante, la cravatta azzeccata, le forbici sono lucide: prossime elezioni? Prossimo taglio del nastro! Ennesima promessa (o bugia) elettorale.