Lo Sportello del Malato di Falchera è stato "sfrattato" dal Comune ma è venuto fuori che non aveva diritto all'occupazione del locale. Lo sportello da anni aiutava le persone con disabilità della zona ed era molto conosciuto, ma ad avere la concessione dell'edificio di via degli Abeti 15 era l'Associazione Immigrati Sardi Sant'Efisio, che non era in regola coi pagamenti.
Di conseguenza la Città non ha potuto prorogare l'assegnazione e di mezzo ci sono andate anche le altre realtà ospitate dal plesso scolastico Leonardo Da Vinci, come lo Sportello del Malato e l'onlus GeSeFi (Genitori separati e figli).
A ricostruire la vicenda è stata la vicesindaca Michela Favaro, in risposta all'interpellanza del capogruppo di Torino Libero Pensiero Pino Iannò. Favaro ha spiegato che al momento dello "sfratto" dell'Associazione Immigrati Sardi, l'amministrazione è venuta a conoscenza della presenza delle altre attività, senza che avessero la preventiva autorizzazione né il pagamento di indennità aggiuntive da parte del concessionario.
Il Comune ha così presentato un nuovo bando di assegnazione del locale, scaduto il 20 gennaio, che ha visto partecipare la Fondazione Apostolica e l'Associazione Damamar, che si è aggiudicata il bando, ma nessuna proposta da parte dello Sportello del Malato.